Agenti della Guardia di finanza (una quindicina) si sono presentati stamani nella sede dell’emittente Tvrs a Recanati, dove hanno preso visione della documentazione contabile e raccolto le testimonianze del personale amministrativo, tecnico e giornalistico in forza all’emittente. Nei giorni scorsi la Società Beta Spa, editrice di Tvrs, aveva annunciato la procedura di mobilità per tutti i 21 dipendenti. Negli ultimi quattro anni la Società editrice di Tvrs avrebbe ottenuto quasi 2 milioni e mezzo di euro di contributi pubblici, e presenta bilanci in attivo. L’indagine della Gdf si inserisce in una vicenda che l’Ordine dei Giornalisti e la Federazione Nazionale della Stampa avevano definito “dai contorni oscuri” e “che non trova riscontri economici, né situazioni analoghe in ambito nazionale”. Il 24 aprile scorso il socio di maggioranza Gaetano Issini (fratello del fondatore dell’emittente, don Dino) era uscito dal Cda; dello stesso giorno l’approvazione del bilancio, con l’astensione dei soci di minoranza. Sul caso 17 consiglieri regionali hanno presentato una mozione, mentre un’interrogazione parlamentare riguarda l’opportunità di assegnare le frequenze ad una società costituita dagli stessi dipendenti che, per due volte, si sono dichiarati disponibili all’acquisto.
