TUTTE LE ATTIVITÀ RIAPRONO I BATTENTI MA NON LE FARMACIE COMUNALI

“Lunedì 18 maggio, la ripartenza: riaprono i battenti tutte le attività tranne le Farmacie Comunali.” A sollevare la questione il consigliere comunale Pier Paolo Rossi che in una nota stampa scrive: “le farmacie erano tra quelle attività che effettivamente non hanno mai sospeso il proprio servizio durante questi due mesi e mezzo: alcune farmacie hanno continuato l’attività a porte aperte seppur con tutte le modalità atte a prevenire il contagio, altre (pochissime!) a battenti chiusi dispensando farmaci e quant’altro attraverso le finestrine o attraverso le serrande così come le nostre Farmacie Comunali. Da oggi però riaprono quasi tutte le attività: negozi, bar, ristoranti, parrucchieri, centri estetici ma le nostre farmacie tengono ancora le porte chiuse. Mi piacerebbe sapere dal Sindaco il perché di questo servizio limitato anche se pare sia dovuto alla, ormai nota, inefficienza del CdA dell’ATAC che in due mesi e mezzo, oltre a non essere stato accorto nell’adoperarsi per la produzione di disinfettante per le mani costringendo il Comune a comprarlo da una farmacia privata ed i cittadini a sottostare alle solite speculazioni, e a non dotare le proprie farmacie di mascherine e guanti a sufficienza per coprire costantemente tutto il periodo di lockdown, non è riuscito neanche a dotarsi degli schermi in plexiglass con cui attrezzare i banchi delle sei farmacie.

Tutte le attività commerciali si sono fatte trovare pronte per ripartire e Belvederesi in due mesi e mezzo non è stato capace di acquistare gli schermi in plexiglass? Ma che hanno fatto durante questi mesi? Ma all’ATAC a che pensano? Ma se il Presidente ed i consiglieri del CdA non sono adeguati al ruolo perché Ciarapica non li rimuove? La città deve ancora continuare ad essere ostaggio delle loro faide interne?I n quale altro modo all’ATAC possono ancora dimostrare di non essere capaci di amministrare la società dopo questa ennesima prova di inefficienza, questo ulteriore disservizio reso ai cittadini, costretti ancora a fare la fila in strada, questo nuovo danno all’azienda stessa che perde sia dal punto di vista economico che dell’immagine? Che qualcuno – scrive Rossi – dia delle spiegazioni ai cittadini, evitando per cortesia le solite arroganti repliche di cui sinceramente ne abbiamo le tasche piene.*

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