“Avrebbe compiuto atti amministrativi che avrebbero condizionato il regolare svolgimento dell’asta che sarebbe andata deserta per due volte, nel giugno e nel settembre 2010”. È questa l’accusa nei confronti del dirigente comunale di Civitanova Roberto Giannoni, rinviato a giudizio per turbata libertà degli incanti, in merito alla vicenda del cantiere navale Anconetani. Il processo si aprirà il 21 ottobre. Giannoni, rigetta ogni addebito, mentre la curatela fallimentare, si è costituita parte civile.