TRIPLICE SUICIDIO: IL COMMENTO DI BERSANI, VENDOLA, SPACCA, MENICHELLI, VEZZALI

2“E’ una cosa che ci rattrista molto. Purtroppo, mi pare che questo tipo di situazioni, così tragiche, si stiano ripetendo. Situazioni di questo tipo impongono delle riflessioni. La prima è quella di rioffrirci percorsi di speranza, che passino attraverso due parole chiave: la sobrietà
e la solidarietà”. Lo afferma l’arcivescovo di Ancona e vice-presidente della Conferenza episcopale delle Marche, mons. Edoardo Menichelli, commentando a Radio Vaticana i suicidi di Civitanova Marche e invitando i politici a pensare alla gente e non ai partiti.  “E’ vero che siamo in una stagione difficoltosa, ma è anche vero che ci sono situazioni ben diversificate. Non dico che ci sia gente che naviga in chissà quale tipo di situazione felice, tuttavia credo sia necessario che questa forte spaccatura, che nella società italiana si è verificata, si debba risolvere. Credo allora – ha aggiunto – che solidarietà e sobrietà siano le due parole utili e necessarie in questo tempo, per ridare speranza”. “Qui bisogna che la politica abbandoni questo esercizio sofisticato delle appartenenze e recuperi la dignità della comprensione della vita delle persone. Purtroppo in Italia siamo caduti dentro questi strani diaframmi, che non consentono di dialogare, di parlare. Siamo diventati all’improvviso incapaci di porre in atto una parola sapienziale. Credo che sia necessario, invece, che la politica ritorni ad essere
quell’opera santa di carità e di attenzione. Lo so, sono parole, ma più di questo la Chiesa che può fare, se non rianimare una mortificante situazione e dire a tutti di questa grande
responsabilità? A quelli che giocano a fare la politica come scherzo; a quelli che si sono arricchiti con la politica e a quelli che non sanno più cosa sia la parola “politica”. Bisogna
ricominciare dagli ultimi; bisogna ridare dignità alla persona e bisogna togliere le ingiustizie legalizzate, perché ce ne sono parecchie in giro”, conclude mons. Menichelli.

“Il dramma di Civitanova Marche lascia sgomenti e ammutoliti. Dobbiamo tutti convincerci che, fuori dai riflettori, c’é una vera e drammatica emergenza sociale. E’ su questa emergenza che deve assolutamente vedersi il primo segno di cambiamento”. Lo dichiara il leader del
Partito Democratico Pier Luigi Bersani.

“Sono sconvolto per l’ennesimo suicidio per la disperazione sociale: c’é un’Italia del disagio e dolore che non aspetta. Il dramma di Civitanova Marche ci dice che milioni di persone vivono oggi nell’angoscia e nella paura. A cui tutti noi, la politica, le istituzioni, dobbiamo dare  risposte subito”. Così Nichi Vendola, presidente di Sinistra Ecologia Libertà, su twitter commenta la tragedia  del triplice suicidio avvenuta oggi nelle Marche.

“La lotta alle ingiustizie e per dare risposte alla crisi non sia occultata da lotta tra nomenclature. L’Italia non se lo può permettere”.  “Una tragedia che sconvolge. Una
tragedia che, da quanto si apprende in questi primi momenti, trova origine in una situazione di forte disagio economico. Di fronte a vicende simili, che purtroppo si ripetono in tutto il
Paese, non possiamo non sentirci tutti chiamati alla responsabilità”. Così il presidente della Regione Marche Gian Mario Spacca sul triplice suicidio di Civitanova Marche, la morte di due anziani coniugi indigenti e del fratello di lei, una volta appresa la notizia. “La crisi economica internazionale e la recessione italiana – dice Spacca – hanno lasciato, e lasciano, segni profondissimi nelle nostre comunità, nelle condizioni di vita delle famiglie,nell’equilibrio dei singoli. Spesso i cittadini si sentono abbandonati, soli, impotenti. Sentimenti che negli ultimi tempi rischiano di acutizzarsi ulteriormente. Al nostro Paese occorre al più presto
stabilità, un quadro di programmazione orientato alla coesione sociale, perché si possa, finalmente, tornare ad occuparsi dei problemi reali delle persone”. Bisogna farlo, conclude il governatore, perché “anche in regioni come la nostra, dove pure resta la solidarietà
familiare e di vicinato, una forza di comunità e la vicinanza delle istituzioni locali, non si debba ancora tornare a piangere la morte di chi ha perso la speranza e il futuro. Desidero
esprimere le più sentite condoglianze e la vicinanza del governo regionale ai familiari di Romeo Dionisi, Annamaria e Giuseppe Sopranzi”.

 “Sono sgomenta e sconvolta. Di fronte alla triplice tragedia di Civitanova Marche cosa si può
dire? E’ un dramma che tutti abbiamo sulla coscienza. E’ sempre più evidente che la vera priorità dell’Italia è la crisi economica, la mancanza di lavoro che ferisce le famiglie”. Così la deputata marchigiana di Scelta Civica Valentina Vezzali sul triplice suicidio di Civitanova Marche. “Bisogna agire presto e incisivamente su questi temi, con una grande assunzione di responsabilità. E’ pazzesco – aggiunge la fiorettista jesina – che mentre accadono queste cose, da un lato certa vecchia politica perde tempo con le sue beghe di potere e con il rifiuto di dialogare in nome del bene comune, e d’altro lato la nuova antipolitica continua solo a urlare i suoi no rifiutando di assumersi ogni responsabilità e di mettersi in gioco per affrontare i veri problemi del Paese. Se non sapremo dare una risposta ai drammatici problemi della gente sarà inutile che ci siamo impegnati in politica”.

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