“Le persone si sentono distanti dalla politica, la grande sfida oggi è accorciare queste distanze, dimostrare che le istituzioni non sono impermeabili ai bisogni della gente”. Così la presidente della Camera Laura Boldrini, parlando ai giornalisti a margine di un incontro nel Comune di Civitanova Marche che ha avuto oggi con le istituzioni e i familiari dei tre sucidi, i coniugi Dionisi e il fratello della donna, stremati da difficoltà economiche. La sfida, secondo Boldrini, è “stare vicino alle persone e pensare ai fatti, dare risposte ai bisogni concreti. Questo oggi dovrebbe essere il ruolo delle istituzioni”. Bisogna ppoi rivedere la scala dei valori.
“C’é una cosa su cui dobbiamo riflettere: il senso di vergogna a chiedere aiuto. E’ come se oggi nel nostro Paese non avere abbastanza soldi significhi essere una persona indegna. E’ come se la persona si sentisse a suo agio e accettata dalla società solo se guadagna abbastanza. Io credo che noi dovremmo rivedere questa scala”. “Per me – ha continuato – una persona ha qualità quando ha dei valori, a prescindere dal resto. Non ci si può oggi sentire così sopraffatti dalla mancanza di denaro. Io penso che sia importante dare delle misure di protezione sociale, più misure di protezione sociale, in un tempo in cui la crisi è pesante, in cui le famiglie non ce la fanno più ad arrivare a fine mese”. “Ho voluto manifestare la mia solidarietà a questa famiglia che è stata così duramente colpita. A questa città che è stata ferita, una città di una regione florida, una regione che aveva un modello di sviluppo che ha fatto storia e che oggi si trova in questa difficoltà”. “Ho imparato la sofferenza del mio Paese negli ultimi tempi, io non immaginavo che in Italia oggi ci fosse tanta povertà, tanto bisogno delle cose essenziali”.