TRASPORTI SOCIALI: COMUNE, CROCE VERDE E CENTRO SOCIALE ANZIANI IMPEGNATI A TROVARE SOLUZIONI PER AIUTARE CHI HA PIU’ BISOGNO

croce-verdeDa lunedì 1 febbraio i pazienti che necessitano del trasporto della croce verde per prestazioni non prettamente sanitarie dovranno pagare 25 euro. I tagli della Regione sul trasporto degli enti assistenziali è una vera e propria scure dal momento che i fondi su tutto il territorio regionale passano da 5 milioni a 1milione e 700 mila euro. In particolare ad essere stata ridotta del 70% è la spesa relativa al trasporto di pazienti come dializzati, oncologici, radioterapici e fisioterapici. Il lavoro delle Croci verde è a grave rischio e da qui la necessità di raccolta fondi che comincerà domani di fronte al supermercato iper e proseguirà anche domenica nelle parrocchie, nel centro commerciale e in Piazza XX Settembre. Il Comune può poco rispetto ai tagli regionali dal momento che non può finanziare trattamenti che incidono nell’ambito sanitario, ma solo sociale, e seppure da Palazzo Sforza si annuncia la possibilità di creare un fondo di 10mila euro da destinare ai servizi sociali per il trasporto di malati, questi fondi non possono essere stornati direttamente alla Croce Verde. Su iniziativa del Sindaco e della presidente commissione servizi sociali Franco Mirella con il coinvolgimento della croce verde e del Centro sociale anziani si cercherà’ di ricercare soluzioni che possano dare una risposta a chi più’ ne ha bisogno. “La Croce verde fornisce un servizio di ambulanze, ma ha anche un pulmino dotato di strutture di emergenza usato da pazienti in barella. Occorre infatti distinguere il trasporto prettamente sanitario da quello non prettamente sanitario che interessa tutti coloro che non necessitano di barelle o apparecchiature ma hanno difficoltà e disabilità motorie, fratture, obesità e appunto dializzati, oncologici, fisioterapici e radioterapici. Solo nel 2013 sono stati 4686 i trasporti effettuati su circa 2000 persone, in questo modo si lede un diritto fondamentale della persona. E’ una decisione presa arbitrariamente con tagli lineari, si passa come un carro armato sui diritti degli utenti”.

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