Il ministro dei beni culturali e del turismo, Franceschini, ha recentemente congelato il privilegio che avevano gli over 65, riguardo la gratuità di accesso ai musei. La notizia, purtroppo, è passata inosservata, a dimostrazione della completa insensibilità quando ci si riferisce agli anziani. Evidentemente, dal momento che il ministro ha deciso così, era un provvedimento da prendere per tenere fuori della porta, quel flusso interminabile di “nonni” che davano fastidio e non facevano entrare nelle casse museali quel denaro necessario per mandare avanti la baracca. In realtà, decisione davvero mortificante e contraria a tutti quei buoni propositi, Papa compreso, che si fanno quando si parla dell’anzianità. Non sarebbe successo nulla se si fosse lasciato in piedi quel riconoscimento, dal momento che in realtà riguardava un ristretto numero di beneficiari. Al limite, considerando l’allungamento della vita e l’alzamento dell’età pensionabile, poteva essere elevata la gratuità agli over 70 e ciò avrebbe comunque rappresentato un gesto di attenzione. Severo il giudizio che ne deriva, soprattutto per il fatto che a decidere sia stato il rappresentante di un partito attento al sociale.