TEMENDO UN SUICIDIO, I COLLEGHI CHIAMANO I CARABINIERI. PAURA PER UN PROFESSORE CIVITANOVESE

carabinieri2_mediumPaura per un professore civitanovese che lavora a Castelfidardo, ma era un falso allarme. E’ accaduto stamattina a Civitanova. Alle 10 di mattina è arrivata la pattuglia dei carabinieri di Civitanova nella zona della farmacia comunale di San Marone, due militari sono saliti all’ultimo piano di una palazzina, hanno bussato alla porta, hanno fatto rumore e i cani dentro l’appartamento hanno cominciato ad abbaiare. La porta era chiusa a chiave dall’interno, a doppia mandata. I carabinieri non potevano entrare, sono arrivati i Vigili del fuoco con l’autoscala, un pompiere è salito dall’esterno, è arrivato al sesto piano, è passato da un balcone all’altro, si è introdotto nell’appartamento vuoto, c’erano solo i due cani impauriti. Il sospetto era che in quella casa ci potesse essere un uomo che aveva deciso di farla finita col gas. Fortunatamente non è stato così. La chiamata al 112 è arrivata ai carabinieri da una scuola di Castelfidardo. Alcuni colleghi dell’insegnante di Civitanova erano preoccupati per il loro collega, perché non lo vedevano arrivare, per questo hanno segnalato il fatto ai carabinieri, non c’è stata alcuna denuncia di scomparsa, solo la preoccupazione legittima dei colleghi. Trovato l’appartamento vuoto, i carabinieri hanno avviato le ricerche a Castelfidardo e dintorni. L’insegnante di Civitanova aveva una macchina e i militari hanno subito pensato potesse essersi allontanato con quella. La macchina infatti è stata subito localizzata a Castelfidardo e poco dopo è stato avvistato anche l’uomo nei pressi di un locale a Castelfidardo, era in stato confusionale, ma in buona salute.

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