TELECAMERE SENZA VISTA

Sarà un caso, ma ogni volta che l’assessore Cognigni parla di sicurezza, i ladri si scatenano. Almeno questo appare dai resoconti di cronaca. Una mezza dozzina i colpi messi a segno da quando, pochi giorni fa, lo sceriffo di Civitanova ha vantato l’attivazione di altre telecamere per combattere il crimine. La maledizione ha colpito ancora. A San Marone ripuliti diversi appartamenti e in un colpo in via Pavese pare siano spariti 100.000 euro. Di questa roba non tutti gli organi di informazione parlano, mentre alcuni strombazzano a gran voce solo i proclami di chi vuol far credere ai civitanovesi di vivere in una specie di paradiso. Poi c’è la realtà e c’è il solito Cognigni che non impara mai la lezione. Attenzione alla sua prossima uscita sulla sicurezza. Quando la farà date una doppia mandata alla porta, installate allarmi e comprate un pittbull. Ormai è quasi matematico che alle sue ‘sparate’ segua la notizia di una raffica di furti. Che poi, queste sue decantate telecamere, mai che vedano qualcosa. Telecamere senza vista. Ecco assessore, invece di vantarsi di installarle (c’erano anche prima che arrivasse lei) informi la città dei risultati di questa sorveglianza. O funzionano solo per ‘spiare’ i consiglieri comunali? Caso Beruschi docet.
Di Robespierre

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