L’assessore Cognigni annuncia la volontà di introdurre la tariffa puntuale nel calcolo della Tari, una proposta a cui arriva dopo che l’amministrazione Ciarapica ha perso sette anni! Il progetto, attraverso il chip identificativo sui sacchetti dei rifiuti fu avviato dalla giunta Corvatta partendo con le assemblee dei cittadini, con il coinvolgimento delle categorie e con il risultato di ottenere miglioramenti nella percentuale di raccolta differenziata di anno in anno. Ed era tutto pronto per realizzare la tariffa puntuale nel 2018. Ma, con il cambio di amministrazione, assessore Troiani decise, non capendo nulla di gestione del settore rifiuti nonostante gli fosse stata affidata la delega, di eliminare i chip, sistema a suo dire inutile e che costava troppo (200.000 euro). Un risparmio che però non sono stati capaci di usare per abbattere la tariffa. Ci fu un’aspra polemica perché quella scelta vanificava un proficuo lavoro durato 4 anni ma Troiani doveva fare scelte in discontinuità con “quelli di prima” e l’unica cosa che fece fu quella di eliminare “l’inutile” a suo dire microchip. Il risultato è stata l’esplosione dei costi di smaltimento, la diminuzione della differenziata e l’impossibilità della tariffa puntuale, ovvero chi più differenzia meno paga. Poi il settore fu abbandonato e la tari (la tassa sui rifiuti) è aumentata di circa il 20% anche perché la destra non è stata e non è capace di scegliere il sito per la nuova discarica. Oggi Civitanova spende una barca di milioni in più per lo smaltimento e la raccolta, la Tari è cresciuta di molto. I cittadini devono fare i conti con un’amministrazione di incapaci e incompetenti, bravi solo a utilizzare la propaganda. Come quando Cognigni e Ciarapica annunciarono in pompa magna per gennaio 2024 l’apertura della innovativa Green House in via Nave, su un’area comunale che doveva fungere da centro raccolta rifiuti, accessibile con una card. E’ passato un anno e mezzo e lì ci sono ancora le erbacce. Questo è il livello. E oggi Cognigni scopre il valore della tariffa puntuale. Dica però quanto costa, dove prende i soldi e se la spesa finirà per confluire sul piano finanziario su cui la giunta Ciarapica scarica i costi di gestione dei rifiuti per poi spalmarli sulle bollette dei cittadini. Perché questi sono dati che un amministratore dovrebbe fornire. Tutto il resto è la solita propaganda.
Giulio Silenzi
TARIFFA PUNTUALE DOPO SETTE ANNI PERSI: L’ANNUNCIO DI COGNIGNI È SOLO PROPAGANDA
