SULL’URBANISTICA, IL NAUFRAGIO POLITICO DEL SINDACO MOBILI E DELLA SUA NON MAGGIORANZA

cantiere-500x253“E’ proprio vero che chi di “Urbanistica ferisce” e ci riferiamo all’uso e consumo smodato del territorio con varianti e variantine, accordi di programma, maxi lottizzazioni, di “Urbanistica perisce”. L’approvazione dei piani norma, ossia i Piani attuativi delle aree Peep svilupperanno circa 150 alloggi: la montagna dei ritardi decennali delle destre partorisce un topolino. “ Così interviene l’associazione ambientalista all’indomani dell’approvazione in Consiglio Comunale dei piani attuativi di edilizia pubblica. La maggioranza per bocca dell’assessore Perugini aveva tentato la modifica del Regolamento delle aree Peep. Un colpaccio politico -si legge- quello di modificare il Regolamento delle aree Peep per passare da subito, da ieri senza aspettare la fase delle osservazioni, alle assegnazioni provvisorie delle aree. Un pappocchio sventato perché è stato chiaro a tutti, anche a chi nella maggioranza taceva, che l’assegnazione provvisoria delle aree era solo un pezzo di carta inutile in quanto le assegnazioni delle Aree Peep hanno efficacia giuridica e funzionale solo a piani approvati in via definitiva. Non è bastata la “serenata” di Perugini alle opposizioni e l’appello alla maggioranza per far passare la modifica del regolamento. Al Sindaco Mobili è bastato contare sulle dita che forzare la situazione avrebbe portato alla crisi perché senza maggioranza. Insomma, buon viso a cattivo gioco e la modifica al regolamento peep è stata ritirata. Una ritirata politica.” Citt@verde poi si interroga se “il tentativo di modificare il regolamento era solo funzionale a sbandierare in fase elettorale i Piani e dire alla città che tutto era stato fatto per l’edilizia pubblica o sotto c’erano altre scelte? La verità politica –si legge nel comunicato- è che le aree Peep arriveranno solo dopo che la speculazione edilizia ha creato una bolla economico-immobiliare che ha fatto si che Civitanova diventasse una delle località dove la casa ha costi proibitivi per i ceti popolari e medi. E’ su questa “bolla immobiliare speculativa” creata dai soliti noti, che la casa a Civitanova è diventata un miraggio per i più specie se giovani. Citt@verde si chiede ancora: perché la Giunta ha voluto realizzare “fuori casa” dagli uffici comunali competenti i Piani Norma delle Peep? Perché il Comune e pertanto i Civitanovesi hanno dovuto pagare più di 200.000 € questi Piani Norma quando il Comune ha uffici e competenze per farlo in proprio? C’è da chiedersi: ma perché Vastaroli dell’Ancora con veemenza si è opposto alla modifica del Regolamento (aprendo la stura alla riflessione in aula) portando ad esempio vecchie  diatribe a contenziosi fra una parte di chi abita nelle abitazioni convenzionate e i costruttori? Che c’entrava portare ad esempio l’edilizia convenzionata? Si vuole forse alludere che la rendita fondiaria si è insinuata in alcune aree Peep? Che le operazioni immobiliari si spostano dopo aver esaurito la funzione nelle aree private in una parte delle aree pubbliche? Occorre abbandonare il politichese e  parlare chiaro! Le case purtroppo per ora restano solo sulla carta e diverranno solo slogans elettorali.

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