MENINGITE A CIVITANOVA, INTERVIENE L’ASUR: “TUTTI I SOGGETTI A RISCHIO SONO STATI TRATTATI”

Dopo il caso di un bambino civitanovese di 10 anni colpito da meningite l’Asur ha diramato una nota in cui chiarisce la situazione. “In riferimento al caso accertato di meningite batterica di un bambino di anni 10 residente a Civitanova Marche accertato venerdì scorso, si informa che, immediatamente dopo la notifica del caso, sono stati attivati gli interventi di prevenzione nei confronti dei familiari e dei contatti stretti secondo quanto previsto dalle linee guida Ministeriali. Nei confronti dei soggetti a rischio di contagio è stata quindi avviata la chemioprofilassi che consiste nella somministrazione di uno specifico antibiotico.
I Pediatri di Libera Scelta (di famiglia) sono stati tutti tempestivamente informati. Comprensibilmente a questo Dipartimento pervengono richieste di informazioni e chiarimenti circa eventuali rischi da contatti occasionali. Per informazione della popolazione si ribadisce che tutti i soggetti a rischio sono stati trattati. La trasmissione della sopracitata malattia, avviene per contatto diretto tra persone attraverso minuscole gocce di liquidi provenienti dalla gola e dal naso di una persona infetta. Le goccioline possono essere trasportate dall’aria in ambiente confinato, quando la persona tossisce, ride, parla o starnutisce. L’infezione si trasmette anche condividendo, con una persona infetta, alimenti, bicchieri, stoviglie, fazzoletti o asciugamani. Al di fuori dell’organismo, però, il meningococco presenta scarsissima resistenza agli agenti fisici ambientali (la luce solare, l’essiccamento, la refrigerazione, il calore, ecc.) e ai comuni disinfettanti: per questo motivo non sono previsti, provvedimenti restrittivi riferiti agli ambienti. Dimostrano pertanto la loro piena validità le raccomandazioni sulle misure di protezione personale quali il lavaggio frequente delle mani, anche che dopo starnuti o colpi di tosse, una buona igiene respiratoria come proteggere il viso in caso di starnuti o colpi di tosse; il non condividere l’uso di stoviglie o oggetti personali come fazzoletti o asciugamani. E’ appena il caso di segnalare che il ricorso inappropriato alla chemioprofilassi, ovvero l’applicazione della stessa a soggetti non a rischio, può essere pericoloso in quanto: aumenta il rischio di malattia meningococcica perchè elimina ceppi non patogeni normalmente presenti nell’organismo con funzione di protezione, aumenta il rischio di antibiotico resistenza, aumenta il rischio di eventi avversi ai farmaci non giustificati”.

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