Francesco Micucci è il candidato più votato di Civitanova. Raggiunge 1593 preferenze rispetto ai 3.896 voti del Partito Democratico che con il 30% è di fra lunga il primo partito della città. Micucci a livello provinciale incrementa di altri 1.100 voti ed è secondo dietro a Sciapichetti e viene eletto Consigliere Regionale in quanto alla lista del Pd della provincia di Macerata vengono assegnati due seggi.
Altro buon risultato in città quello registrato da Piero Gismondi della lista Uniti per Cambiare che ha raggiunto 730 preferenze piazzandosi a livello provinciale con 847 preferenze al secondo posto dietro Bianchini e non è eletto consigliere regionale.
Sul fronte opposto c’è da registrare un tonfo elettorale di Forza Italia che a Civitanova non arriva al 10% fermandosi al 9,41.
Per Brini solo 346 preferenze e a livello provinciale con 537 preferenze complessive si piazza al quarto posto preceduto dalla Cacciolari, Pistarelli e Livi. E’ il tramonto elettorale del leader di Forza Italia di Civitanova.
Magra figura per il candidato di Cinque Stelle Bottiglieri che si è fermato al terzo posto nella graduatoria provinciale fallendo così l’elezione a Consigliere Regionale. Una sconfitta che diventa pesante sia perché il Movimento 5 Stelle ha ottenuto un buon risultato a livello regionale e nazionale sia perché la batosta arriva dopo aver fallito l’elezione in Comune a Civitanova, al Senato della Repubblica, al Parlamento Europeo in quanto è stato sempre candidato a tutte le ultime tornate elettorali.
Spinto dal risultato della Lega Nord Marche con il 17,34%, anche qui in linea con il risultato regionale e nazionale, Francesco Acquaroli si attesta al secondo posto, a Civitanova, come candidato Presidente della Regione con un ragguardevole 23%.
Debacle per Giammario Spacca che super di poco il 10% e si attesta intorno al 13 e termina così, in maniera ingloriosa la sua lunga attività di Governatore della Regione che non ha saputo uscire di scena nel momento opportuno con la dignità del caso e l’apprezzamento dei marchigiani. Proprio una triste storia.
Da ultimo, irrilevante il risultato di Mentrasti Altre Marche-Sinistra Unita che non arriva a 500 voti complessivi (poco più del 3%) che dovrà far riflettere la Sinistra alternativa in merito a scelte che l’hanno portata a correre da sola con risultati veramente deludenti.