STAMINALI: MAMMA A PARLAMENTARI, NON SIATE DEI ‘CRIMINALI’

parlamento“Non vi macchiate di crimini contro l’umanità, approvate il decreto Balduzzi sul metodo Stamina così come modificato dal Senato, senza apportare emendamenti che limitino l’applicazione delle cure ai soli 13 laboratori Good Manufacturing Practicies”. E’ l’appello che la madre di Federico, un bimbo affetto dal morbo di Krabbe, in cura con le staminali mesenchimali presso gli Spedali civili di Brescia, lancia alla vigilia del voto parlamentare sul decreto.  Tiziana Massaro è un avvocato. Ha già raccolto 250 mila firme a sostegno della sua battaglia, cominciata dopo un ricorso d’urgenza al Tribunale di Pesaro per poter sottoporre il figlio alle cure compassionevoli con il metodo Stamina, prima del via libera alla sperimentazione promossa dal ministero della Salute con l’Iss, l’Agenzia del farmaco e il centro nazionale trapianti.  “Per vostra fortuna – scrive Tiziana ai parlamentari – non sapete cosa sia né cosa comporti la malattia di mio figlio, che nell’arco di 5 mesi e mezzo ha smesso di camminare, usare le braccia e le mani e di tenere il capo eretto”. A marzo, dopo la prima infusione a Brescia, “in pochi giorni ha migliorato la respirazione, la deglutizione, ha ricominciato a dormire da solo e riesce a reggersi in appoggio sulle gambine, ha ricominciato a mangiucchiare, e non ha più momenti di assenza mentale”. “Domani vi troverete a decidere se e come la Stamina, e mio figlio, potranno continuare le cure. Dalle vostre dichiarazioni in aula e nelle audizioni – attacca l’avv. – sono certa di poter dire che molti di voi hanno studiato la materia su giornali di moda o di sport…ma qui, forse ancora non lo avete capito, si parla di VITE UMANE”.
   Critiche in particolare la mamma di Federico le rivolge al deputato Paola Binetti, che aveva citato il decesso di due bambini collegandolo al metodo Stamina: “ho documenti che provano che i bambini avevano eseguito le cure compassionevoli presso l’Istituto Burlo Garofalo di Trieste, con cellule della Cell Factory di Monza, ossia uno dei 13 laboratori Gmp”, sostiene Tiziana. “Prima del diritto alla bouvette, avete il dovere di esercitare il mandato parlamentare con scienza e coscienza”, perché “siamo noi che paghiamo i vostri stipendi e privilegi” e “in Parlamento gli ignoranti non li vogliamo più”. Quanto alla copertura finanziaria, la mamma di Federico é lapidaria: “trovatela!”

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