A distanza di circa due anni dalla vicenda delle ville e villette “fantasma” che fece guadagnare a Civitanova la ribalta nazionale, sono 200 le segnalazioni al catasto che riguardano abitazioni e immobili con una presunta classificazione incongrua. Così il sindaco Tommaso Corvatta e Alessandro Brandoni, presidente della Civita.s, società comunale che gestisce i tributi hanno chiarito come magazzini e garage sono diventati negozi, ristoranti o studi professionali.
85 esercizi commerciali su 105 segnalati dalla Civita.s al Catasto per le verifiche, hanno subito il riclassamento in categoria superiore. Insomma, non è risultato in regola il 77% dei casi.
Tornando invece alle ville fantasma con piscina accatastate invece che in A8 in A7, sulle prime dieci segnalazioni sono state cinque le riclassificazioni decise dal Catasto, con due ricorsi alla Commissione tributaria provinciale da parte dei proprietari.
Va avanti invece il monitoraggio sui magazzini diventati negozi, sulle finte case popolari e sui ruderi di campagna trasformate in tenute di lusso.