Sono 20 per ora i morti, e una novantina i feriti del terremoto che ha devastato l’area di Arquata e Pescara del Tronto nelle Marche. Questo un primo bilancio diffuso nel pomeriggio dalla Protezione civile regionale. Il piano di emergenza e soccorso e’ pienamente attivo in tutti i comuni interessati. Una cinquantina gli uomini della Protezione civile in campo, allestite finora tende per 180 posti.
Quaranta degenti dell’ospedale di Amandola terremotato sono
stati trasferiti nell’ospedale e presso l’Inrca di Fermo.
Trasferiti anche 25 ospiti della Casa di riposo di Castel
Sant’Angelo sul Nera in strutture limitrofe. Posti medici
avanzati sono stati attivati ad Arquata del Tronto e Pescara del Tronto e sono state attivate sale di rianimazione negli
ospedali, con l’estensione oraria del servizio di eliambulanza e la mobilitazione delle ambulanze dell’Anpas. Nove feriti sono
arrivati in elicottero nell’ospedale di Torrette di Ancona, sei
sono marchigiani e tre di Amatrice. Nell’Ospedale di Ascoli
Piceno (dove sono composte le 20 salme) sono stati ricoverati
oltre 80 feriti. Presto entrera’ in azione un servizio con
psichiatri e psicologi per un’assistenza specifica. E’ stato
anche attivato un sistema di emergenza “a cerchi”: nel caso di
intasamento dell’ospedale di Ascoli Piceno, i pazienti saranno
spostati a San Benedetto (Ap) in prima istanza (al momento solo
alcuni codici bianchi) e, successivamente, su Civitanova Marche
(Mc), gia’ allertata. Due eliambulanze continuano le operazioni
per il trasporto dei feriti dalla sede di Borgo di Arquata e da
Pescara del Tronto. Dei degenti dell’Ospedale di Amandola, 19
pazienti sono stati trasferiti all’ospedale di Fermo e 20 in
RSA, mentre si sta completando il trasferimento all’Inrca di
Fermo.
Predisposti i trasferimenti dei 25 degenti della casa di
riposo di Castel Sant’Angelo sul Nera in strutture limitrofe
nella provincia di Macerata: 10 a Recanati, 6 a Treia, uno a
Tolentino, 2 a Pieve Torina, gli altri in via di definizione.
I 16 degenti, insediati nell’ala con problemi strutturali della
Rsa di Mogliano (Mc) sono stati evacuati senza ulteriori
criticita’. Temporaneamente inagibile la Comunita’ terapeutica
dipendenze patologiche di Montottone (Fm), i 15 ospiti sono in
fase di ricollocazione.
Nelle zone piu’ colpite delle Marche sono confluiti anche venti volontari della Croce Rossa, sei ambulanze, cinque sale operative, sempre della Croce Rossa. Da Monte Gallo il Corpo Forestale dello Stato e’ stato il primo ad arrivare a Pescara del Tronto: sta operando con quaranta unita’ a Pescara del Tronto e altrettante su gli altri territori interessati.
Tutte le unita di intervento sia di soccorso alpino che speleologico operano prevalentemente nella zona di Arquata del Tronto, Pescara del Tronto, Capodacqua, Castel Santangelo sul Nera, Amandola. E’ operativa un’unita’ cinofila da macerie e una da superficie. L’Arma dei carabinieri sta dando il suo contributo con tutto il Comando provinciale di Ascoli Piceno con oltre 200 uomini, attraverso i servizi di ricerca dispersi e anti sciacallaggio. Sono in arrivo rinforzi da tutte le altre
province ed e’ stato allestito un modulo abitativo ad Arquata per sostituire la locale caserma ormai inagibile. I carabinieri si occupano anche dell’identificazione delle salme, del loro trasferimento all’obitorio e restituzione ai familiari. In attività anche quaranta militari del reparto Soccorso dell’Undicesimo Battaglione Puglia di Bari, organizzati con tende e cucine da campo per sostenere logisticamente i militari di rinforzo che arriveranno, oltre che la popolazione.
Sono operative 43 unita’ di tutti i Comandi provinciali dei Vigili del Fuoco, con quattro unita’ cinofile, un’autoscala, quattro mezzi speciali e duecento volontari.
Nelle zone terremotate si e’ subito recato il presidente della Regione Marche Luca Ceriscioli, giunto ad Arquata e Pescara del Tronto in elicottero, con l’assessore Angelo Sciapichetti e il responsabile della Protezione civile, Cesare Spuri.
Le verifiche di agibilita’ degli edifici lesionati sono effettuate da squadre di tecnici abilitati secondo le procedure stabilite a livello nazionale. Tutta la documentazione deve essere inviata, attraverso i sindaci, alla Regione che poi attiverà le squadre. Molti cittadini hanno dato la loro
disponibilità nell’offrire beni di prima necessita’ ma allo stato attuale le strutture operative stanno gestendo le attivita’ di soccorso con il recupero di feriti e deceduti.
Si e’ provveduto alla chiusura della via Salaria al traffico ordinario, per permettere il transito dei mezzi di soccorso. Per le emergenze la Protezione civile regionale puo’ essere contattata al numero 840 001111. Ulteriori aggiornamenti sul sito della Protezione civile regionale:
http://protezionecivile.regione.marche.it/
SISMA: PROTEZIONE CIVILE MARCHE, 20 MORTI, OLTRE 90 I FERITI

A man injured is carried by rescuers in Amatrice, central Italy, where a 6.1 earthquake struck just after 3:30 a.m., Italy, 24 August 2016. The quake was felt across a broad section of central Italy, including the capital Rome where people in homes in the historic center felt a long swaying followed by aftershocks. ANSA/ MASSIMO PERCOSSI