SILENZI, “IN PROVINCIA UNA MOZIONE CONTRO LA PRIVATIZZAZIONE DELL’ACQUA”

privatizzazione-acqua“Il problema della gestione dell’acqua – scrive Giulio Silenzi, ex presidente della provincia –  è complesso e riguarda un bene assoluto di cui tutti i cittadini debbono poter godere in assoluta libertà. E’ partendo da questo principio che ritengo errata ogni forma di privatizzazione dell’acqua che, togliendo agli enti locali la possibilità di decidere, crei il rischio di monopoli privati nelle mani di poche grandi aziende spesso del tutto estranee ai contesti territoriali in cui viene svolto il servizio. Per questo ho presentato in Consiglio provinciale unitamente ai Gruppi Consiliari di centro sinistra (PD, IDV, Sinistra e Liberta’, Comunisti Italiani e lista civica La Tua Provincia) una mozione che coinvolga la Provincia su un argomento così delicato e dove esprimiamo una contrarietà di principio contro il disegno di privatizzazione forzata imposto dal Governo. E’ del tutto evidente che, mentre si contrasta ogni iniziativa che persegue la privatizzazione dell’acqua e le speculazioni che ne possono derivare, allo stesso tempo occorre porre la massima attenzione affinché le infrastrutture del servizio idrico, che sono ancora in gran parte gestite dal settore pubblico, siano gestite con criteri di efficienza ed economicità secondo logiche industriali in grado di assicurare costi sostenibili e qualità del servizio. L’acqua è un bene fisicamente limitato e come tale va prelevata e gestita secondo criteri efficienti, assicurando la migliore manutenzione delle reti di distribuzione, combattendo ogni forma di spreco e governando l’uso della risorsa e la sua assegnazione per i diversi usi, potabili, agricoli e industriali, garantendo l’obiettivo della sostenibilità attraverso incentivi al risparmio idrico e il rispetto di standard di qualità. La mozione che porta otre alla mia firma, quella di Morgoni, Salvi, Montecchiani, Acquaroli, Monaldi e Gismondi, ha lo scopo di impegnare la Provincia ad esprimersi esplicitamente contro l’espropriazione degli Enti Locali di un diritto e di un bene comune com’è l’acqua per consegnarlo nelle mani dei privati e dei capitali finanziari; a vigilare perché l’acqua potabile non venga fatta oggetto di interessi privati speculativi nella Provincia di Macerata ma resti un bene pubblico a disposizione dei cittadini; ad attivarsi, infine, per sollecitare la Regione perché avvii un ricorso di legittimità nei confronti del provvedimento del Governo, affinché gli Enti Locali si riapproprino della potestà dell’acqua; ad esprimere solidarietà a tutte quelle iniziative che tengono conto delle questioni sopra esposte”.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *