SI INFORTUNA AL TEATRO ROSSINI, DENUNCIA IL COMUNE

Il fatto è avvenuto esattamente il 19 gennaio del 2011. Una donna, di cui si conoscono solo le iniziali L.B., è vittima di un infortunio all’interno del cinema Rossini di Civitanova e, a causa delle conseguenze fisiche riportate, decide di avviare un procedimento contro il Comune di Civitanova e l’Azienda Teatri per avere un risarcimento del danno subìto, per un ammontare di poco più di 93 mila euro. Il processo prende il via l’anno successivo e la sentenza di primo grado, arrivata nel 2014, respinge la richiesta della donna che viene invece condannata al pagamento delle spese processuali.

Non condividendo la decisione del giudice L.B. decide di insistere e ricorrere in appello. Si sa, i tempi della giustizia sono lenti, e solo pochi mesi fa, in agosto, è arrivato il verdetto del processo di secondo grado, che vede però ripetersi la sentenza del primo processo: ancora una volta rigettata la richiesta di risarcimento e ancora una volta la donna condannata al pagamento delle spese processuali, sia per il Comune che per l’Azienda Teatri.

L.B. è indiscutibilmente temeraria o si sente profondamente vittima di una ingiustizia perché decide di non fermarsi e di ricorrere al grado successivo. Sarà quindi la cassazione a riprendere il caso e a esprimersi in modo definitivo. Il Comune nel frattempo ha deliberato di costituirsi in giudizio assistito dall’avvocato della propria compagnia assicuratrice. È il caso di dire: “Alla cassazione l’ardua sentenza!”.

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