SEL, “LE AREE PEEP SONO DI TUTTI I CIVITANOVESI. NO A CONSULENZE DI MIGLIAIA DI EURO

palazzo-sforza-municipio_2“Vorremmo sbagliarci, essere smentiti e se possibile rassicurati che la consulenza all’orizzonte del Palazzo Sforza è solo un boatos e niente di più. Il fatto parte dalla decisione della “strana maggioranza” di far passare le aree Peep delle 167 dal “diritto di superficie a diritto di proprietà”. D’altronde la maggioranza, ha assunto per le Peep un orientamento che cancella il “diritto di superficie”. Una riforma discutibile ma che metterebbe i possessori di immobili popolari realizzati nelle aree Peep (sono centinaia) nelle condizioni, pagando una cifra in rapporto al valore dell’immobile, di diventare possessori dell’area sulla quale è stato costruito l’immobile. I vantaggi sarebbero la valorizzazione dell’immobile e l’entrata nelle casse comunali di cifre considerevoli. Analoga operazione sembrerebbe in vista anche per i capannoni industriali realizzati nell’area industriale nei Piani PIP (piani di insediamento produttivi). C’è un problema: “l’ufficio complicazione delle cose semplici” ci sta mettendo lo zampino: quante aree Peep ci sono nel Comune di Civitanova? Quale valore catastale hanno? E via tecnicizzando.
Ai dirigenti dell’ufficio complicazioni diciamo che anche i sassi sanno quante sono le aree Peep e chi sono i possessori delle case e appartamenti che si sono costruiti.
La quantità di quanto è stato costruito sopra queste aree è nei cassetti dell’Ufficio Tecnico. I valori Catastali sono sempre nei cassetti dell’Ufficio Tecnico. L’elenco dei proprietari è reperibile al Catasto, all’Ufficio Registro,ecc.
Non è complicato per un Comune che ha due uffici tecnici, uno per l’Edilizia Privata e un Ufficio Tecnico per l’Edilizia Pubblica. La fase ricognitiva è semplice anche perché il Comune può avvalersi della Civitas. Basterebbe creare un pool di tecnici comunali a cui affidare il compito e se proprio si vuole, si può assumere a tempo determinato, una figura professionale adeguata allo scopo.
A Palazzo Sforza l’Ufficio complicazioni affari semplici, sembra aver convinto qualche assessore che sarebbe meglio rivolgersi alla solita consulenza e affidare il tutto ad una società privata. Ovviamente una società privata non è una onluss e per questa prestazione di solito chiedono un aggio sull’ammontare dell’incasso anche presunto che va dal 10 al 15%.
Vorremmo essere smentiti, rassicurati che questa ipotesi è solo fantasiosa, che la “strana maggioranza” non si avvarrà di consulenze esterne prendendo atto che il nostro Comune ha la possibilità e le competenze per fare da solo una simile operazione e che quelle aree le hanno pagate tutti i civitanovesi.

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