Si è svolta a Roma la seconda udienza della causa partita dalla denuncia per diffamazione di Ivo Costamagna da parte dei fratelli Troiani.
Costamagna denunciò la “parentopoli” del centro destra. Durante l’udienza sono stati sentiti Fausto Troiani già esponente di Alleanza Nazionale e della lista Vince Civitanova e del fratello Gerardo Troiani vigile urbano ora di Civitanova Marche.
I fratelli Troiani si sono ritenuti diffamati da Costamagna e lo hanno querelato. Il processo vedrà la prossima volta la deposizione dei testi a difesa di Costamagna.
Di seguito la dichiarazione che Ivo Costamagna ha inviato in redazione:
“Aggiungo solo una mia battuta alle parole dell’Avv. Federico Valori:
Sapevo di essere oggetto di un atto di arroganza tutto politico ma non credevo possibile che Gerardo Troiani potesse affermare in un Aula di Tribunale che lui non mi aveva querelato per quanto riportato, in questo caso, da Il Messaggero. Ha testualmente dichiarato, infatti, che lui non legge i giornali e che si è sentito offeso per quello che era scritto in un manifesto che lui mi attribuisce. C’è solo, però, un… “piccolo” particolare.
Sotto quel manifesto ci sono firme ben chiare di forze politiche che esprimono, loro a me, solidarietà per la mia denuncia della “Parentopoli” Civitanovese in cui chiedevo soltanto che i cittadini potessero: “Conoscere per Deliberare”.
Ancor più sconcertante è stata, però, la deposizione di un Fausto Troiani che, giocando sulle date, sugli incarichi e su tanti…”non ricordo”, sembrava voler dare di se l’immagine di un… “extraterrestre” quasi sempre lontano dalla politica e dall’amministrazione e spesso nel… “limbo” (parola testuale).
Peccato per lui che ci sia un “Marzo” di troppo e che in troppi sanno che ha i piedi ben… “saldi” per terra ormai da decenni.
