SECCHIARI A BORRONI “AFFERMAZIONI GRAVI, DEVE DIMETTERSI”

img_0797Da Antonio Secchiari riceviamo e pubblichiamo:
“Bellissima la lettera di Pier Paolo Rossi indirizzata a Borroni senza chiamarlo per nome (Pierpaolo) perchè omonimo del grande Pasolini, intellettuale prima di tutto, di quelli di cui avremmo bisogno oggi in Italia, dichiaratamente omosessuale.
Al contrario della serietà di Rossi mi verrebbe da scherzare sul cognome del destinatario della missiva, ma non lo faccio perchè il tema merita profondo rispetto e la massima compostezza.
Vorrei quindi sottolineare soltanto la gravità delle affermazioni di Pierpaolo Borroni, proprio perché Presidente del Consiglio Comunale, presidente di tutti i Civitanovesi senza “distinzione di sesso, di razza, di lingua, di religione, di opinioni politiche, di condizioni personali e sociali”.
Dichiarazioni, le sue, che innanzi tutto discriminano le “Bindi” e i “Vendola” che abitano nella nostra città.
Dichiarazioni che, solidarizzando con le affermazioni di Berlusconi “”meglio essere appassionati delle belle ragazze che gay””, rischiano di alimentare, anche qui a Civitanova, quella “omofobia” che è balzata alla ribalta delle cronache nazionali negli ultimi anni (aggressioni contro gli omosessuali).
Io provo già vergogna per quanto accaduto questa estate al venditore ambulante aggredito da alcuni ragazzini, Borroni non pensa che le sue affermazioni pubbliche possano farci vergognare in futuro anche per fatti riguardanti eventuali “storie di ordinaria violenza omofoba”?
Basterebbe questa riflessione per indurlo alle dimissioni da Presidente del Consiglio Comunale, si limiti ad esprimere le sue opinioni, che non condivido, da cittadino, al bar, dove vuole, ma non da esponente istituzionale.
E se non basta questo rifletta anche su questi altri fatti: troppo spesso le donne che piacciono al Presidente del Consiglio sono minorenni, Noemi, Ruby, nel caso di Ruby poi si cade nel mondo della prostituzione, e questi sono reati.
Così come è reato cercare di piegare alla propria volontà le prerogative della Questura di Milano, come quando si è costretto, la notte tra il 27 e il 28 maggio, il Questore a mentire al Magistrato per far affidare Rudy, che doveva essere consegnata ad un centro di accoglienza, alla propria igienista dentale, oggi Consigliere Regionale in Lombardia, eletta nelle liste a sostegno di Formigoni.
Ma su questi fatti indagherà la Magistratura, per ora Borroni prenda atto che dopo le affermazioni pubblicate sulla sua bacheca altro non può fare che dimettersi”.

 

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