METROPOLITANA DI SUPERFICIE, E’ SCONTRO

1_metroplolitana1Da Palazzo Sforza è scesa solo Fernanda Recchi. Nessuno della giunta Mobili si è affacciato ieri al Cine Teatro Cecchetti. Strano. Eppure Fondazione Carima, Camera di Commercio e Provincia stavano parlando delle linee progettuali delle stazioni ferroviarie di Trodica di Morrovalle e dell’area commerciale Aurora insieme ad Antonio Calafati, professore di Economia Urbana all’Università Politecnica delle Marche e agli architetti Nardo Goffi e Giorgio Manzoni. Un incontro concreto, importante. Un passo avanti, rispetto ai tanti anni di parole e buoni propositi. Per fortuna o sfortuna, l’assenza o meglio le assenze, non sono passate inosservate. “Mi corre l’obbligo – ha detto ironizzando, Franco Gazzani, presidente della Fondazione Carima – di ringraziare la presenza degli amministratori di questa città. Allo stesso modo, sono contento del parterre qui presente composto da persone intelligenti che sanno e hanno capito di cosa stiamo parlando”. In platea qualche sindaco e rappresentati delle amministrazione locali oltre ad esponenti dell’opposizione locale. “Non vogliamo mettere il becco nella politica – ha continuato Gazzani rivolgendosi a Capponi -. Non ci compete. Ciò che intendiamo fare e stiamo facendo è trovare iniziative che meritano di essere finanziate. Come, appunto, la metropolitana di superficie”. Poi l’affondo. “In questa città, Civitanova, stiamo morendo per via del traffico, dell’inquinamento delle acque, delle polveri sottili e ci ritroviamo con chi pensa che tutto questo sia un problema piccolo. Non c’è bisogno – incalza – di chi filosofeggia sulla pelle dei cittadini”. Un lunghissimo applauso, e il riferimento al futuro. “Stiamo consegnando ai nostri figli una città in cui non si vivrà bene. E’ anche nostra responsabilità, impegnarci, affinché le cose cambiamo”. Scontro, dunque, tra Fondazione e amministrazione locale, anche su proposte importanti per Civitanova. Così è stato con Tuttoingioco e così torna ad essere con la Metropolitana. “Si tratta di una scommessa – ha sottolineato Giuliano Bianchi, presidente della Camera di Commercio – fatta insieme all’amministrazione provinciale e per la verità con quella precedente. La scommessa è quella di identificare due stazioni, Trodica di Morrovalle e Centro commerciale Aurora, che non richiedono grandissimi investimenti e che possono funzionare sulla base dell’attuale linea. Spero che Civitanova sappia ragionare su questo. Non è una provocazione – ha concluso – ma un’iniziativa importante per la città e per tutta la provincia”. Ne è convinto anche il Presidente della provincia Franco Capponi. “Massima importanza a quest’ iniziativa – ha detto – idealmente siamo vicini all’idea di studiare e valutare l’idea ma aggiungo che ci sono pochissime risorse”. Tra attacchi e progetti, il discorso di Calafati. E benché improvvisato, poteva benissimo essere titolato “Non riesco a capire”. Che cosa? “Perché Civitanova ostenta a capire l’importanza di questo sistema urbano?”. Poi aggiunge. “E’ vero, le scelte le fa la politica ma è altrettanto vero che i risultati sono sotto gli occhi di tutti. Basta vedere il centro storico, uno dei peggiori in Europa”. Tirando le somme, Palazzo Sforza cosa sceglierà di fare? Continuare a guardare oppure cogliere l’occasione al volo?