SARÀ LA PROCURA DI MACERATA AD OCCUPARSI DELL’AVVOCATESSA SCOMPARSA

E’ passata dalla procura di Fermo alla procura di Macerata l’inchiesta sulla scomparsa dell’avvocatessa fermana Loriana Dichiara, allontanatasi dalla sua abitazione di Montegiorgio domenica scorsa e avvistata per l’ultima volta a Civitanova Alta (Macerata), dove ha prelevato 50 euro dal bancomat di una filiale della Bcc, ripresa da una telecamera di sorveglianza. Il suo telefonino cellulare è stato ritrovato nella cassetta delle lettere dell’Ufficio postale di Civitanova Alta: l’apparecchio era spento, ed è stato preso in consegna dai carabinieri per gli accertamenti tecnici. Il trasferimento del fascicolo di indagine a Macerata sarebbe dovuto proprio al fatto che è in quella provincia che si perdono le tracce di Loriana e della sua auto. Oggi alle ricerche hanno preso parte anche un drone e cani cercapersona: ore di lavoro, estese anche alla boscaglia e a luoghi molto impervi, ma sulla civilista di 56 anni e la sua Punto marrone, targata AZ1395X, nessuna segnalazione.
E anche oggi e’ stata una giornata di ricerche nel campagne circostanti Civitanova Alta, ma ancora nessuna notizia della avvocatessa scomparsa domenica scorsa da Montegiorgio. Loriana Dichiara, 56 anni, sembra essere svanita nel nulla. Ai familiari, domenica mattina, ha detto che si sarebbe recata nella citta’ alta per incontrare dei parenti e bere un aperitivo con un amico, ma nessuno l’ha vista. I carabinieri, che stanno conducendo le indagini, hanno scandagliato il cellulare e anche il computer della donna nel tentativo di verificare i tuoi ultimi contatti telefonici e web perché proprio in rete la Dichiara potrebbe aver conosciuto qualcuno con cui si e’ data appuntamento. Intanto la vicenda e’ stata seguita anche dalla trasmissione ‘Chi l’ha visto’ che ieri sera e’andato in onda con un collegamento da Civitanova Alta. Dopo la trasmissione, diverse le telefonate agli inquirenti in cui veniva segnalata l’auto con cui la donna di e’ allontanata, un Fiat Punto targata AZ139SX, ma non hanno retto alle verifiche. Mentre si infittisce il giallo, proseguono le ricerche a cui ieri hanno partecipato anche squadre cinofile.

Una risposta

  1. vv ha detto:

    Faccio presente che il numero di targa riportato la prima volta nell’articolo è errato o si riferisce ad una targa falsa: in tutte le normali targhe italiane gli ultimi due caratteri sono sempre due lettere (come appare nella seconda citazione dell’articolo), non una cifra e una lettera, come specificato inizialmente .

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *