SANITA’ A CIVITANOVA, “STRUMENTALI E DI CORTO RESPIRO LE POLEMICHE DI MOBILI, MARINELLI E BRINI”

ospedale_logoLa lettera aperta inviata da Giulio Silenzi al Direttore della zona 8 dell’Asur Marini in cui si segnalavano le condizioni organizzative e logistiche in cui versa il Pronto Soccorso di Civitanova, con una sala d’aspetto dove mentre i pazienti attendono il loro turno per la visita, vengono fatte transitare le barelle con persone in condizioni a volte anche gravi che passano a pochi centimetri da chi è seduto ad aspettare (adulti ma anche bambini), ha visto nei giorni scorsi una crescente polemica che ha avuto come protagonisti -in uno scambio di accuse- Mobili, Marinelli, Brini e lo stesso Silenzi. Ora ad intervenire nel dibattito è Galliano Micucci il quale in una nota afferma “ ad una sollecitazione di Giulio Silenzi sulle disfunzioni e sulla necessità di nominare immediatamente il primario del pronto soccorso dell’ospedale civitanovese, ci sono state risposte di Mobili, Marinelli e Brini che, pur riprendendo problemi reali, hanno il sapore di polemiche strumentali e di corto respiro. Mi sollecita però un pensiero di Marinelli che, pur avendo il torto come Sindaco (al pario di Mobili) di non aver mai sviluppato in Consiglio Comunale un dibattito sulla sanità civitanovese, introduce il problema vero all’ordine del giorno: la valutazione dei nuovi scenari alla luce dei tagli sulla sanità regionale introdotti dal governo nazionale di centro-destra. Tagli che nel disegno del governo -prosegue Micucci- produrranno probabilmente un indebolimento della sanità pubblica a vantaggio di quella privata e che avranno conseguenze non solo nel riassetto amministrativo, approvato nei giorni scorsi dal Consiglio regionale che ha dato vita alle aree vaste, ma anche nei servizi ospedalieri, nel numero dei posti letto e nel numero dei primari. Si deve ben comprendere se l’area vasta di Macerata ha le potenzialità di attrarre investimenti strutturali, tecnologici e di personale qualificato tali da soddisfare le esigenze della popolazione provinciale e se riuscirà a non essere troppo debole nei confronti delle province demograficamente più importanti del nord e delle province del sud in fase di programmata unificazione ospedaliera. Il secondo problema riguarda la rete ospedaliera maceratese. Anche alla luce delle difficoltà finanziarie, l’idea di costruire il nuovo ospedale di Macerata è più rispondente a battere un colpo rispetto ad un programma di esclusione che prevede nuovi nosocomi a Pesaro-Fano, Ascoli-S.Benedetto, Fermo ed Ancona Sud o a creare le condizioni per una risposta sanitaria esauriente che riguarda l’intera Provincia? Si scateneranno cioè, a breve, interessi antagonisti e cannibalistici tra Macerata, Civitanova e Camerino o si riuscirà a mettere a punto un piano che valorizzi le eccellenze (dove ci sono) e che tenga conto delle vocazioni territoriali e delle dimensioni demografiche? Un piano che pur dovendo tener conto delle inevitabili cure dimagranti obbligate dalla riduzione dei finanziamenti non proceda per tagli orizzontali, eguali per chi spreca in cose inutili come per chi risparmia in servizi eccellenti, ma per tagli verticali che scelgano la qualità ed il merito. A ben vedere si annuncia, quindi, un tempo non facile, non di “una lunga stagione di lotte nel PD”, come sostiene Marinelli, ma un tempo nel quale si faranno scelte importanti per Civitanova e la Regione, dove ciascuno nei diversi ruoli può dare contributi positivi ed importanti di competenze professionali ed istituzionali. Certamente le prossime elezioni amministrative possono esasperare le contrapposizioni, ma i cittadini sapranno valutare se la politica si affiderà esclusivamente a spot propagandistici o se vorrà costruire le condizioni per il bene comune”.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *