La Samesi Immobiliare cerca un accordo con la Civita Park. Per chiudere una controversia legale e archiviare una vertenza che gira attorno a una fogna, propone una conciliazione e chiede 150 mila euro. La questione è legata a una servitù di passaggio sull’area di Giovanni Sagripanti, presidente della Samesi, che nega l’esistenza di tale vincolo mentre il Comune sostiene essere lì fin dagli anni 80. Il braccio di ferro inizia quando i Sagripanti bloccano le ruspe della Civita Park sostenendone la presenza abusiva nella loro proprietà. In quei giorni gli operai sono all’opera per posizionare un collettore fognario lungo una striscia di terra di 150 metri sul lato nord della ferrovia Civitanova-Albacina a servizio dell’urbanizzazione in carico alla Civita Park che sta realizzando il nuovo centro commerciale al cui fianco sorgeranno il nuovo palasport e la nuova fiera. Esposti e denunce in Procura bloccano i lavori. La vicenda è diventata anche un fatto politico, stante i legami di famiglia con i Sagripanti di un candidato alle ‘parlamentarie’ dei grillini, Fabio Bottiglieri, attivo consigliere dei due esponenti consiliari del M5S, protagonista di conferenze stampa di fuoco contro la Civita Park, bestia nera del Movimento che ha sempre duramente contestato l’amministrazione Corvatta accusata, nel tentativo di dipanare i garbugli ereditati dalla giunta Mobili, di aver cercato con la Civita Park un accordo per ottenere l’ultimazione delle opere pubbliche. Quella strategia di mediazione è stata sempre giudicata dai grillini dannosa per la città, poco trasparente. Ora anche la Samesi tenta un accordo con la Civita Park per dare il via libera ai lavori sulla propria terra in cambio di un congruo risarcimento. Il 20 novembre l’amministrazione comunale ha infatti ricevuto dal responsabile dell’organismo di conciliazione del Foro di Macerata la convocazione all’incontro chiesto da Sagripanti. Un faccia a faccia tra l’avvocato della Samesi e quello della Civita Park e il comune. Salato il conto presentato: 150 mila euro. Chissà in casa grillina come digeriranno questo tentativo di mediazione con il ‘diavolo’? Certo è che stavolta, nonostante sia stata pubblicata all’Albo Pretorio del Comune una delibera di giunta che dà conto della richiesta avanzata dai Sagripanti, loro conferenze stampa non ne hanno fatte per informare i cittadini di questa iniziativa che, se accettata, vedrebbe un bel po’ di soldi uscire verso le casse della Samesi. Né è venuto loro in mente di proporre la diretta streaming del tentativo di mediazione. Forse perché quando ci sono di mezzo le fogne, la trasparenza fa fatica ad affermarsi.