SALVATORE NEGRO: QUANDO LA PITTURA DIVENTA POESIA

Nato nel Salento, Salvatore Negro, da sempre dipinge e ugualmente da sempre vive nella nostra città e per una persona che ama i colori della natura, il mare e i personaggi che vivono sul mare e per il mare, rappresentano una fonte di ispirazione notevole. Non stupisce perciò il fatto che un parte rappresentativa della sua la sua produzione pittorica di acquerelli e oliì, esaltino proprio questo aspetto del nostro litorale, del quale riesce a carpire i movimenti delle onde e il gioioso sussurro del vento che accarezza le vele delle barche nel loro andare sicuro. L’insieme è un intreccio delicato di colori e sfumature che suscitano emozione come i versi di quelle poesie che con le parole esaltano la bellezza. Questo l’aspetto che abbiamo colto nel guardare incuriositi alcuni suoi ultimi lavori, fra i quali sono riportati non solo momenti marinari che, a volte, fanno da contorno a paesaggi suggestivi, come nel quadro che intravediamo nella foto. Ẻ uno splendido olio di recente composizione, realizzato sempre in ossequio a quel filone di arte figurativa che sa esprimere con tanta intelligente bravura.
Una padronanza pittorica, dunque, che sicuramente è nata ed è cresciuta frequentando lo studio di Sergio Cartechini, un pittore incisore scomparso nel 2006, che ha lasciato una bella testimonianza di arte pittorica, e accostandosi sempre più alla magia dei colori di un altro pittore civitanovese, Nicola Fioretti, anche lui solito frequentatore dello spazio di via Regina Elena, dove risiedeva e lavorava Cartechini, e con il quale da tempo ha mantenuto intatto un rapporto di stima pittorica.
Ricordare tutte le tappe espositive e di partecipazione a concorsi di Negro è materialmente impossibile, dal momento che le stesse vanno avanti dal 2004 e che si sono svolte in tanti luoghi e gallerie di prestigio. Fra i suoi ricordi più vivi e suggestivi, la partecipazione alla Mostra Collettiva che si è tenuta nel 2007 nell’ex Convento dei Teatini di Lecce, sua città di nascita, in quella che è stata una riuscita rassegna di artisti salentini e la Mostra Collettiva “Omaggio a Sergio Cartechini” che si è tenuta, nello stesso anno, a Montelupone. Di spicco, nel successivo 2008, la partecipazione al Premio di Pittura indetto dal CONI, che poneva come tema “I Colori delle Olimpiadi”, nel quale ha ottenuto il secondo premio, un riconoscimento del quale anche oggi ne parla con comprensibile piacere.
In questa frettolosa carrellata di ricordi, trova giustamente collocazione la Mostra Personale che lo ha visto presente “Ai due laghi del Verginese” che si è tenuta nel 2009 a Portomaggiore, nel Ferrarese, una partecipazione di prestigio e in occasione della quale ha ottenuto citazioni di rilievo.
Anche nella nostra città non sono mancate occasioni in cui molti hanno avuto modo di apprezzare le sue qualità di pittore raffinato, molto efficace anche come poeta e scrittore, e una sua opera, uno splendido ritratto di Silvio Zavatti, è esposto nella Biblioteca Comunale che porta il nome del notissimo esploratore e studioso, del quale abbiamo avuto l’opportunità di veder nascere nella nostra città il suo famoso “Museo Polare”. Proprio per questo suo omaggio pittorico all’illustre personaggio, con visibile piacere, Salvatore Negro, ricorda la bella cartella artistica “Civitanova: il Mare” che il figlio del prof. Zavatti, Renato, fece stampare, con presentazione di Davide Coscia, nella quale trovarono una notevole collocazione due sue serigrafie, e rimanendo ai valori culturali che la nostra città esprime, parla volentieri anche dell’inserimento di sue opere in diversi libri di poesie di Carla Mascaretti, tra i quali, “Adriatico”, stampato nel 2005. Da non dimenticare, infine, la presenza di alcune sue opere in molte collezioni pubbliche come la Pinacoteca di Montelupone e il Museo Internatiomal Watercolor di Fabriano che accoglie le opere dei migliori acquarellisti italiani e esteri.
Ancora molto giovane e attento, Salvatore Negro, ha ancora tanto da dipingere e da scrivere e di lui, non solo si ricordano con piacere le sue opere, quegli splendidi acquerelli che esaltano la poesia del mare, ma la sua modestia nel proporsi e il suo forte attaccamento all’arte e dunque, alla vita. (Vittorio De Seriis)

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