SALDI, OCCHIO AL PREZZO…MA LA CORSA ALL’ACQUISTO NON C’E’

saldiA venti giorni dall’inizio dei saldi di fine stagione è già tempo di valutazioni sull’andamento degli acquisti. Un andamento piuttosto soft, almeno a sentire il presidente della Confcommercio di Civitanova Marche, Claudio Pini. “La giornata che ha soddisfatto è stata solo quella d’inizio, il 2 luglio, perché per l’occasione avevamo preparato una festa che ha dato buoni risultati. I negozi sono rimasti aperti fino a dopo la mezzanotte ed i turisti non si sono fatti mancare, poi però negli esercizi ci sono stati sempre meno clienti”. Un inizio poco entusiasmante, seppure l’80% degli esercizi è partito con prezzi scontati della metà. Nei negozi, in questi giorni oltretutto, abbondano i capi estivi, tutti quelli rimasti invenduti in primavera, perché la stagione ha tardato ad esplodere. Se non proprio si può parlare di flop, comunque il rallentamento degli acquisti si è registrato puntuale quest’anno, come l’anno scorso. E se è vero che per acquistare c’è tempo fino al 1° settembre, oramai sembra che le etichette sale nei negozi hanno perso la loro iniziale valenza, dato che gli sconti vengono proposti tutto l’anno e di conseguenza appaiono inutili in questo periodo. Le speranze di contare sulla variante della data d’inizio dei saldi, unica in tutta Italia si sono rivelate inutili, anche se dice Pini “almeno di buono c’è che si è messo ordine tra la la concorrenza”. Oramai chi compra in saldo, grazie agli acquisti è diventato un esperto, sa che ci si può avvalere dei soliti principi di base: si possono cambiare i capi dopo l’acquisto, anche se in saldo, si deve controllare che su ogni indumento ci siano tre prezzi indicati, quello di vendita, la percentuale di sconto ed il prezzo finale. Girando tra i negozi scopriamo che chi acquista in questo periodo predilige il colore a tutto campo. Soprattutto nei toni del verde, del turchese ed anche le fantasie di fiori si vendono bene. Jeans ma se corti e stile vintage. Ciò che spinge a comprare comunque è il prezzo basso. Sono in tanti a spendere 30 euro, la media non supera comunque le 100 euro di spesa a persona.

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