Sta facendo il giro del mondo. Corto pluripremiato, si è aggiudicato il 60° David di Donatello e ora arriva al Festival del cinema di Civitanova. Sabato 4 giugno, Bellissima di Alessandro Capitani, è uno degli 8 corti in gara che vengono presentati al pubblico del Cecchetti. Dopo tre giorni di programmazione e 24 film passati in rassegna, la giuria del Festival selezionerà i 5 finalisti che, il giorno successivo (domenica 5 giugno), si contenderanno il premio Stelvio Massi.
Bellissima narra le vicende di Veronica, una ventenne, imprigionata in un corpo obeso, che, schernita durante una festa in discoteca, deciderà di chiudersi in un bagno dove nessuno può vederla e giudicarla. Un film sull’accettazione della propria immagine e sul confronto che si vive quotidianamente con le persone.
Si va in Toscana, al tempo della seconda guerra mondiale, con Il sarto dei Tedeschi di Antonio Losito. Il regista descrive le difficoltà di un uomo costretto a una vita incoerente poiché, da sempre amico di un partigiano, si ritroverà ad essere il sarto ufficiale di un capo nazista.
Il fotografo Simone Marinetti conduce gli spettatori alla scoperta della Cambogia con il suo A new Family. Una terra, minata dalla povertà dove donne e bambine sono costrette ad intraprendere la strada della prostituzione per sopravvivere. Una piaga che impoverisce questa terra ancora di più e che la rende fragile davanti al mondo. Un racconto duro, aspro fatto attraverso gli occhi di tutte le donne che hanno avuto la forza di cambiare la loro condizione.
Un viaggio anche quello di Simone Massi, regista e illustratore pergolese, che con L’attesa del maggio attraversa le Marche del Novecento. Il corto si è aggiudicato il Nastro d’Argento 2015. Avventura d’oltreoceano quella di Antonio Benedetto con il suo Waiting for Harry: esperienza spassosa vissuta a New York, la città più stimolante del mondo che appare per la prima volta agli occhi dell’innamorata protagonista, convinta di aver trovato l’uomo della sua vita proprio lì.
Lo spagnolo Javier Chillon vola in orbita con They will all die in space, un racconto futuristico di esplorazione dello spazio, legato ai potenziali pericoli della criogenia.
Roberto Carta ambienta Sinuaria negli anni 70 in Sardegna e narra la storia di un personaggio comune finito in carcere per colpa di un errore fatto in gioventù, e che tra le mura ostili e vuote di una prigione scopre il suo talento, quello di tagliare i capelli. Girato nell’isola dell’Asinara, il corto vuole essere anche un omaggio a un importante evento di storia italiana legato a Falcone e Borsellino.
Senza parole, di Edoardo Palma, mostra invece le difficoltà di un artista di strada di vivere un’esistenza segnata dall’incapacità di rapportarsi alle persone e al rumoroso mondo circostante. L’incontro con un’anima affine lo porterà a comunicare in modo nuovo, arricchendo la sua vita con una prospettiva inaspettata.
Il Festival del cinema, alla seconda edizione, nasce da un’idea di Michele Fofi in collaborazione con l’Associazione culturale Fango&Assami e con il supporto del Comune – Assessorato alla Cultura e al Turismo – e dell’Azienda dei Teatri di Civitanova e con il sostegno economico di Gas Marca.
L’ingresso a tutte le proiezioni è gratuito.