Appalti manipolati per garantire l’affidamento dei lavori di ripascimento della costa marchigiana sempre agli stessi imprenditori. E’ l’ipotesi che ha portato la Procura di Ancona a iscrivere 15 persone nel registro degli indagati, tra cui due funzionari della Regione Marche che si occupano di interventi di difesa della costa e opere marittime, per i quali il pm ha chiesto anche la sospensione dal servizio. Si tratta di Vincenzo Marzialetti e di un suo collaboratore, Mauro Petraccini. Associazione per delinquere finalizzata alla turbativa d’asta e corruzione i reati ipotizzati. Tra gli altri indagati due geologi della Regione, vari imprenditori di Marche, Emilia Romagna e Veneto e Patrizio Petraccini, fratello del funzionario regionale nonché titolare dell’Ancona Scavi, azienda impegnata in vari interventi sul litorale. Nel mirino della Procura i lavori di ripascimento su spiagge del Fermano, del Maceratese e sulla Riviera del Conero, per importi di svariate decine di milioni, assegnati dalla Regione a partire dal 2004. Tutti gli indagati respingono le accuse.