Sono rientrati in Pakistan insieme al parente, i familiari del 26enne che ieri dopo essere stato prelevato dalla fabbrica dove lavorava a Civitanova è stato espulso. Ora la paura è tanta. Infatti temono che una volta a destinazione, il 26enne possa essere condannato a morte. L’uomo è accusato di aver condiviso sul proprio profilo Facebook video inneggianti alla Jihad. Dopo l’attentato del 16 dicembre scorso in Pakistan in cui persero la vita 141 persone, le pene sono diventate più aspre per i reati legati al terrorismo. E’ stato perciò creato un tribunale militare speciale ed è stata reintroducendo la pena di morte.