RIAPRIRE SUBITO LE SCUOLE SUPERIORI IN PRESENZA NELLA REGIONE MARCHE

“Acquaroli, ce senti? Riapri le scole”. Studenti, insegnanti e genitori sono tornati sotto la sede della Regione, usando anche il dialetto, oggi pomeriggio, per la terza manifestazione indetta dal comitato Priorità alla scuola che contesta l’ordinanza che nelle Marche ha prolungato la didattica a distanza nelle superiori fino al 31 gennaio. Mentre a Palazzo Leopardi era in corso il Consiglio regionale, i manifestanti si sono riuniti nel piazzale antistante l’ingresso, srotolando due striscioni, di cui uno scritto in dialetto, per ribadire al presidente della Regione di riaprire le scuole. Un centinaio i presenti, con polizia e carabinieri a presidiare la manifestazione. Forti delle ultime parole ribadite anche dal ministro dell’Istruzione Lucia Azzolina, che ha detto che la didattica a distanza oggi non può più funzionare, i manifestanti hanno preso la parola per farsi sentire sulle ragioni del ritorno a scuola in presenza. La protesta è iniziata alle 15 ed è proseguita fino a quando una delegazione è stata ricevuta dall’assessore regionale all’Istruzione Giorgia Latini.

TESTO DELLA PETIZIONE
P.A.S. M.
ha lanciato questa petizione diretta a:
Francesco Acquaroli, Presidente della Regione Marche
A pochi giorni dalla programmata apertura in presenza al 50% degli Istituti Secondari Superiori decisa dal Governo, il Presidente della Regione Marche, Francesco Acquaroli, ha firmato una nuova ordinanza per prolungare la DAD al 100% fino al 31 gennaio 2021.

Chiediamo al Presidente Acquaroli e alla giunta della Regione Marche di ritirare questa ordinanza e di garantire il rientro in classe al 50% per gli studenti degli Istituti superiori a partire dall’11 gennaio come stabilito dal Consiglio dei Ministri , oltre ad applicare le indicazioni dei Prefetti scaturite dai tavoli di lavoro convocate da questi ultimi.

Chiediamo , inoltre, che venga avviato uno screening, periodico e su base volontaria, dedicato a tutta la comunità scolastica (docenti, ATA, studenti) come già altre Regioni stanno facendo (Abruzzo, Basilicata, Toscana, Piemonte…) e che il personale scolastico ad alto rischio sia considerato prioritario nella fase 1 dell’agenda vaccinale.

Chiediamo chiarezza e certezze sul piano di trasporto scolastico che la Regione Marche insieme ai Prefetti aveva predisposto prima delle vacanze natalizie. Lo stesso Presidente Acquaroli, nell’incontro tenutosi con il nostro Comitato il giorno 5 gennaio 2021, ha fatto presente che si era pronti da questo punto di vista.

Gli studenti delle Scuole superiori hanno già pagato caro il prezzo di una scuola a distanza. Perché è ormai chiaro a tutti, anche agli esperti del Comitato Tecnico Scientifico e agli specialisti che la DAD non è scuola, ma un surrogato, e che non può esserlo per un periodo così prolungato. L’isolamento e la scuola a distanza sono una condizione pericolosa per la salute mentale degli studenti che sono a serio rischio depressivo e di ritiro sociale . Sono infatti cresciuti i casi di disagio psicologico tra i giovani e i casi di abbandono scolastico.

La Dad aumenta le disuguaglianze sociali e riduce il livello di apprendimento anche del 55% nei contesti con più fragilità . Il prezzo che la
Dad sta facendo pagare a questa generazione non potrà essere rimborsato con
alcun “ristoro”. Diversi studi aiutano a capire a quanto può ammontare questo
danno: una ricerca della Fondazione Agnelli ha stimato ad esempio che il minore apprendimento di oggi può valere dal punto di vista economico circa 900 euro al mese di minori guadagni futuri, attenendoci alla sola perdita economica, per il momento, in attesa di indicatori in grado di calcolare le perdite in termini
sociali e culturali.

Non è più accettabile, inoltre, che si pongano in contrapposizione Diritto alla Salute e Diritto all’Istruzione . Entrambi sono diritti che devono essere
garantiti in maniera eguale e devono camminare di pari passo, soprattutto nel momento in cui la violazione del Diritto all’Istruzione comporta anche danni alla Salute, come testimoniano gli psichiatri e gli psicologi. È compito di chi ci governa trovare il modo di tenere sempre in perfetto equilibrio tra loro tutti i
diritti fondamentali garantiti dalla Costituzione.

La scuola, laddove sono garantite le misure di prevenzione, è un luogo sicuro . Ciò anche alla luce dei dati sui contagi in ambito scolastico prodotti dall’ISS che afferma com e il ruolo delle scuole “nell’accelerare la trasmissione del nuovo coronavirus in Europa sia limitato”, a patto che si mantengano “precauzioni ormai consolidate quali indossare la mascherina, lavarsi le mani e ventilare le aule”. Lo stesso IIS afferma che o ccorre in altre parole garantire un bilanciamento tra “le esigenze della didattica e quelle della sicurezza” . In altre parole serve potenziare il tracciamento e mettere in atto tutte le misure di prevenzione e protezione.

La scuola non può essere più considerata come ultima delle priorità.
SENZA SCUOLA NON C’E’ FUTURO.

Comitato Priorità alla Scuola – Marche
Pubblicata 7 gennaio 2021 (Aggiornata 12 gennaio 2021)

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