Alla fine è arrivata. Report, la trasmissione di Milena Gabanelli, ha ottenuto la copertura legale. Di ieri la notizia che il Consiglio di amministrazione di viale Mazzini ha votato il via libera alla tutela del programma Rai. Una formula temporanea (in deroga alla disciplina generale) passata con quattro voti a favore e quattro contrari.
FAVO R E VO L I i tre consiglieri di minoranza e il presidente Paolo Garimberti, il cui voto in caso di parità vale doppio assente il consigliere Alessio Gorla; un Cda a scartamento ridotto quindi. Questa la cronaca di una “concessione” per un programma d’inchiesta che non ha mai subìto alcuna condanna. La Gabanelli si è detta contenta per il via libera al paracadute da parte degli uffici legali della Rai ma dispiaciuta “che mezza azienda sia con me e mezza voglia che vada a picco. Secondo me sono decisioni che andrebbero prese all’unanimità”. La Rai alla fine ha deciso di assumersi l’impegno di rispondere di eventuali cause per danni, ma solo a certe condizioni e il voto non esaurisce il tema della rete di salvataggio per giornalisti diventato ormai un caso. Così come la protezione legale, per la trasmissione, che a cicli ormai quasi fissi viene considerato un problema da risolvere piuttosto che una responsabilità che un’azienda di servizio pubblico, dovrebbe assumersi naturalmente. Invece, per dieci anni, Repor t ha lavorato “allo scoper to”: il sostegno legale è stato concesso solo nel 2007 e,
all’arrivo di Masi nel 2009, ha rischiato di saltare. L’anno scorso le cose erano andate leggermente meglio perché la copertura non era stata messa in discussione, ma il tema è anche un altro. “ O il prodotto vale e viene condiviso – af ferma Gabanelli – altrimenti ci salutiamo”.
S U L L’A R G O M E N TO Sergio Zavoli presidente della commissione di Vigilanza ha dichiarato: “Bisogna fare in
modo che la tutela legale data a Milena Gabanelli non sia un episodio isolato, ma punto di svolta nella azione Rai”. Aggiungendo: “In nome di un dovere cui la Rai è tenuta – quello di garantire la sopravvivenza e il rilancio del Servizio pubblico – è augurabile che la decisione di assicurare la tutela legale sia da iscriversi a una strategia rifondativa del valore civile e culturale che la Rai ha sempre rappresentato”. Milena Gabanelli sul punto di
svolta aziendale (o strategia rifondativa del valore civile e culturale) esprime qualche perplessità. “Non ho
grandi frequentazioni con il settimo piano, ma non credo che sia indicativo di un cambiamento. È talmente ovvio che un programma simile debba avere la tutela legale, e se non l’avessero data sarebbe stato grave. È più semplice dire che un programma non si può fare, e non girarci intorno. Comunque, non sono inchiodata alla sedia”. E il riferimento è al suo contratto (fino ad ora a cadenza biennale) ormai scaduto. A ottobre quindi Report dovrebbe riprendere nonostante il lavoro delle persone, fino a ieri, non sia stato accompagnato dalla “serenità aziendale” e questo ha il suo peso secondo la stessa autrice del programma la cui preparazione inizia a maggio per la stagione successiva. In serata sono arrivati alcuni commenti tra i quali il portavoce di Articolo21 Beppe Giulietti: “ Tra qualche mese gli italiani continueranno a vedere la Gabanelli e ci auguriamo anche Santoro. Sicuramente non ricorderanno più neanche il nome dei consiglieri che non li volevano più in tv”.” Il consigliere Rai Giorgio Van Straten: “ Resta la questione di Parla con me della Dandini da risolvere prima dell’estate”. Mentre su Report il senatore Idv Pancho Pardi: “L’approvazione della tutela legale per Repor t è senz’altro una buona
notizia, anche se prevediamo che il programma continuerà ad operare in regime di libertà vig ilata”.