REGISTRO PER MINORI STRANIERI E COPPIE DI FATTO. PER L’ASSESSORE SGLAVO UN SEGNALE DI CIVILTA’

L’istituzione del registro per minori stranieri nati in Italia è uno strumento che considero di indiscussa validità sociale e civile.
Gli stranieri residenti a Civitanova, ad oggi 30 luglio 2012, sono 3988, di cui minori 764. Di questi ultimi, ben 307 sono nati a Civitanova e ben 329 sono nati in altre città d’Italia. Nella nostra nazione invece, vivono circa 1 milione di giovani italiani ancora legati ad un permesso di soggiorno. Con la delibera che questa maggioranza vuole mettere a voto nel prossimo consiglio comunale del 1 agosto, intendiamo chiedere l’ampliamento dei requisiti di concessione della cittadinanza italiana, basandoci sul principio dello ius soli in sostituzione dello ius sanguinis al quale si inspira l’attuale normativa (legge 5 febbraio 1992 n. 91).
Con lo ius soli è cittadino originario chi nasce sul territorio dello Stato, indipendentemente dalla cittadinanza posseduta dal genitore. Il tutto aiuterebbe a rafforzare e ad auspicare un concreto e necessario processo di integrazione.
Come assessore ai Servizi sociali, a Civitanova intendo diffondere una campagna di sensibilizzazione a riguardo a partire dalle scuole. Bisogna aver rispetto e aprirsi a culture e origini diverse dalle proprie. Credo che sia un processo culturale formativo ed educativo per le nuove generazioni. Ci sono ancora, purtroppo, pregiudizi da arginare il più possibile. Sia i nostri ragazzi, nei confronti dei loro coetanei straneri, sia di questi ultimi nei confronti dei loro coetanei italiani. Le diversità non devono spaventare, ma devono essere viste come opportunità di crescita e di ricchezza. Anche il registro delle coppie di fatto a mio avviso è un valido strumento un primo segnale per auspicare un riconoscimento giuridico nazionale a tutti gli effetti per le unioni affettive di fatto sempre più diffuse che non si inseriscono nell’istituto giuridico tradizionale del matrimonio. A Milano si è tenuto nei giorni scorsi un apposito consiglio comunale sull’argomento e il registro sarà attivo da settembre.
Come nel capoluogo lombardo, anche a Civitanova questo registro potrebbe avere la sua indiscussa utilità, visto che permetterebbe alle unioni civili il riconoscimento e la tutela giuridica in alcune aree tematiche: casa, sanità e servizi sociali, educativi, diritti di partecipazione e trasporti.
Ne resterebbero escluse la possibilità di ereditare e le pensioni di reversibilità che solo un intervento normativo a livello nazionale può garantire.
L’apertura culturale, etica e civile verso questi nuovi strumenti al passo coi tempi, abbattendo ogni nostro naturale ma limitato pregiudizio, ci aiuterebbe in una sola parola a diventare persone migliori.

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