Con 19 voti favorevoli, 4 astenuti e un contrario, il Consiglio Comunale ha approvato il Regolamento e la creazione del Registro delle Unioni Civili.
La lunga gestazione di questo momento, atteso e facente parte del programma elettorale del centro sinistra, e’ dipesa anche dalla speranza che il Governo producesse la legge che viene proposta e discussa dal lontano 1986 e che ancora non da’ un esito normativo compiuto. Nell’ottica di voler comunque “essere dalla parte dei cittadini che non hanno la possibilità di contrarre ne’ il matrimonio civile ne’ quello religioso” come ha detto il Sindaco Corvatta, la commissione presieduta dalla Presidente e consigliera Belinda Emili ha deciso di portare a compimento la stesura e l’iter per arrivare in Consiglio e votarla.
Sia l’assessore alle Pari Opportunità Cristiana Cecchetti che ha fatto l’introduzione, che la consigliera Emili che ha relazionato per l’Assise Consiliare, hanno sottolineato il valore simbolico del Registro ma anche la forte valenza politica di uno strumento che “comunque consente ai cittadini che non possono accedere alle attuali norme sul matrimonio, di sancire la realtà di una convivenza e l’importanza di un legame affettivo”. La consigliera Emili ha anche espresso l’auspicio che l’Amministrazione “pur tenendo conto dei limiti imposti dall’assenza di una giurisdizione nazionale, faccia si’ che le coppie che si registreranno possano avere almeno alcune tutele nell’ambito dei servizi in ambito sociale che l’amministrazione offre alle altre coppie coniugate secondo le leggi civili o religiose attuali”.
Il Presidente del Consiglio Costamagna ha sottolineato che l’Italia e’ in mora in Europa per essere l’unico paese che non ha ancora legiferato a tal proposito e ha lodato l’efficienza della Commissione per il lavoro svolto. L’assessore Cecchetti, nel ribadire che “nella sua delega alle Pari Opportunita’ sostiene i PARI diritti di tutte le coppie”, ha anche rilevato “che questo registro era necessario” stante l’ordinamento italiano un passo indietro nella regolamentazione di un fenomeno sociale e culturale che non sarebbe intelligente ignorare” .
Un lungo applauso ha accolto l’esito positivo della votazione considerato che in sala erano presenti rappresentanti delle associazioni Donne di Mondo, Chegender, Io non mi sento Amato, Diritto Forte e la neonata Agedo .


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un altro piccolo passo.
Forza.
Ma certo che qui in Italia l’han proprio messa in salita una cosa cosi’ semplice.
Un plauso al Comune di Civitanova