“Sì, ci sono indagati, ma non ritengo istituzionalmente opportuno dire quanti, chi sono e per quale titolo di reato si procede”. Così il procuratore della Repubblica di Ancona Elisabetta Melotti sull’inchiesta conoscitiva avviata a ottobre 2012 sui conti dei gruppi consiliari dell’Assemblea legislativa delle Marche. L’inchiesta, che si basa su indagini della Guardia di finanza, interessa il periodo 2008-2012. La Procura ha ricevuto una prima tranche di accertamenti e è in attesa di una seconda. Intanto dalle prime indiscrezioni emerge che sotto la lente di ingrandimento sono finite un’enormità di piccole spese per un totale di 500mila euro. Ogni gruppo era dotato di bancomat. E così a carico dei contribuenti marchigiani è finita ad esempio la spesa per un libro dal titolo: “Il segreto delle donne, viaggio nel cuore del piacere”, dal costo di 16.80 euro; oppure 485 euro dati a Tvrs per la ripresa televisiva del convegno “Le Marche, l’Appennino, la Sibilla”; o, e qui le cifre sono ben diverse, 7.614 euro spesi dall’Idv in ristoranti e viaggi. C’è chi come il Pd ha regalato mimose per la festa dell’8 marzo alle segretarie del gruppo o chi come l’assessore Luca Marconi ha partecipato al convegno di “Rinnovamento dello spirito” nella qualità di “invitato esperto di politiche familiari e sociali” presentando una fattura di 340 euro.
“E io pago”…direbbe il grande totò
