Le famiglie di 65 alunni non residenti a Civitanova Marche, ma iscritti ad Istituti comprensivi civitanovesi, hanno proposto, per il tramite dei loro legali Avv.ti Letizia Murri e Paola Formica, ricorso al Tar contro la delibera di Giunta comunale n. 29 del 30.1.2014, con cui era stato previsto un sistema tariffario differenziato per la refezione scolastica, tra residenti e non.
In virtù di questa delibera, gli alunni non residenti a Civitanova Marche, si sarebbero trovati a sostenere un costo pari al doppio rispetto ai compagni residenti.
All’udienza di oggi, fissata davanti al Tar Marche per la discussione della sospensiva, i legali dei ricorrenti, hanno preso atto della pubblicazione, in data odierna, del provvedimento di revoca, con data 21.5.2014, della delibera di Giunta impugnata.
I ricorrenti sono dunque soddisfatti del risultato ottenuto con l’azione giudiziaria intrapresa, che ha indotto il Comune di Civitanova Marche a ritornare sui suoi passi ed a revocare un provvedimento discriminante, che li avrebbe non solo penalizzati, ma addirittura condizionati nella scelta di far proseguire o meno ai propri figli il percorso didattico intrapreso presso gli Istituti comprensivi civitanovesi.
Il loro auspicio è che a questo punto si sia fatta chiarezza su una questione fondamentale, che vede come protagonista il diritto al libero accesso alla scuola, che le Istituzioni sono chiamate in ogni modo a favorire. La querelle non riguarda solo il costo del buono pasto, ma il più ampio diritto degli alunni iscritti ad uno stesso Istituto scolastico, di fruire del pubblico servizio alle medesime condizioni.