REFEZIONE SCOLASTICA: IL MENU

Relativamente al servizio di refezione scolastica – ha fatto presente l’assessore Barbara Capponi in un comunicato stampa – in particolare relativamente al menù, si reputa opportuno fare chiarezza.
Il menù servito nelle scuole di Civitanova, valutato in un rating di un blog non istituzionale né certificato ministerialmente, ha suscitato per la sua posizione in graduatoria critiche da alcuni membri di un comitato indipendente sulla mensa.
È doveroso chiarire che il menù è redatto dal comitato tecnico mensa ufficiale, organo formato, tra l’altro, da genitori, insegnanti, membri dei consigli di istituto e delegati dei dirigenti coadiuvati da esperti, che viene in questo modo attaccato sul suo operato.
Il comitato mensa ufficiale è certamente misto e i suoi membri vengono da posizioni diverse. Dunque, la situazione è quella in cui i genitori critichino ferocemente l’operato di quello stesso organismo di cui fanno parte o con cui certamente possono essere in contatto.
Comprendo sia difficile trovare la sintesi tra posizioni differenti, ma invito tutti a un dialogo costruttivo. Il comitato mensa non è obbligatorio per legge e l’amministrazione ha deciso di istituirne uno ufficiale, indicato dagli istituti comprensivi e incaricato con atto amministrativo formale, col solo fine di ascoltare le istanze dei vari attori del mondo scuola, che si traducono concretamente anche nel menù.
Ricordo distintamente, ad esempio, essendo frequentemente presente ai comitati, come alcuni vollero inserire gli hamburger di legumi, scelta aspramente criticata da altri che ne vollero la rimozione dal menù al grido de “i bambini non li mangiano”.
Il menù è dunque sintesi di punti di vista differenti e porta ad una sintesi che vede necessariamente una mediazione tra gusto, aspetto nutrizionale, sicurezza e molto altro ancora.
Va chiarito che la situazione del servizio di refezione scolastica, per la quale questo assessorato ha immediatamente iniziato a lavorare fin dai primi giorni di insediamento per risolvere le criticità allora esistenti, conseguendo migliorie e riconoscimenti ufficiali, è oggettivamente imparagonabile a quella della amministrazione precedente. Anzitutto i menù sono in linea con le linee per la sicurezza a tavola con alimenti “sicuri” e il personale mensa è formato alle manovre di disostruzione pediatrica, per intervenire tempestivamente nel caso a un bambino andasse un alimento di traverso, salvandogli così la vita.
Il capitolato ha richiesto specificatamente alimenti biologici, certificati non OGM e addirittura da animali alimentati con mangimi certificati OGM free. Invito tutti i genitori a studiarlo con attenzione, paragonandolo a quello precedente per vederne le sostanziali migliorie. Sarebbe impossibile elencare in tal sede tutte le caratteristiche degli alimenti e le relative caratteristiche, ma val la pena ricordare che ai nostri bambini vengono servite, tra i tanti alimenti scelti, carni IGP di razza marchigiana, frutta, verdura e ortaggi freschi di stagione di provenienza locale, o carne di pollame (gallina, pollo, tacchino) fresca, di provenienza nazionale, di ottima qualità e di prima scelta e proveniente da animali alimentati senza OGM, solo per citarne alcuni.
Tale costante impegno è stato premiato anche a livello istituzionale: il Comune di Civitanova Marche per l’anno 2019 ha, infatti, ottenuto un consistente contributo per le mense scolastiche biologiche erogato dal Ministero tramite la Regione Marche.
Food insider stesso, nella sua mail alla amministrazione del 18 novembre 2020, riconosce che “abbiamo provveduto ad incrementare il punteggio in seguito alla certificazione biologica e alle carni IGP segnalate che sono i due parametri valorizzati dal test”.
L’amministrazione ribadisce la sua fiducia al servizio SIAN- servizio igiene alimentazione e nutrizione- della Asur e si dissocia da quanto ventilato da alcuni genitori sulla mancata professionalità di chi vidima il menù.
Si ricorda comunque che in comitato mensa la ditta erogante il servizio mette a disposizione il proprio nutrizionista (che ha già altre volte partecipato alle riunioni) e che è già stata formalmente convocata dal presidente per martedì 24 novembre una commissione sulla definitiva stesura del regolamento del servizio, che andrà approvato in consiglio comunale e che prevede la valutazione anche di questo aspetto.
Infine, sembra doveroso informare i genitori tutti che alcune recenti modifiche al menù sono state obbligate, come documentato nella registrazione intera della riunione stessa, dalla richiesta del corpo docente.
Le riunioni dei comitati mensa, come tutti i membri sanno, sono registrate proprio perché nella trasparenza nessuna osservazione vada perduta.
Ad esempio, togliere le zuppe e le minestre dal menù invernale è stato giocoforza: per le normative covid le scodellatrici non possono restare nella bolla per più di 15 minuti (tempo assolutamente necessario per scodellarle e servirle, incluso il ripasso, ai più piccoli) e le insegnanti non hanno dato in sede di CTM la disponibilità a farlo. Pertanto è arrivata dal comitato assenso a convertirle in primi con le verdure, che la Asur ha approvato.
L’amministrazione è costantemente al lavoro in rete con i molti attori della refezione sin dal suo inizio e i passi fatti hanno portato a concreti riscontri documentabili.
Essendo un servizio estremamente delicato e ricco di sfaccettature incomprensibili certamente a chi è al di fuori, è auspicabile che tutti coloro che sono coinvolti siano i primi ad essere informati sulle richieste avanzate, e le loro motivazioni e conseguenze, così come sui riscontri positivi che il servizio ha ricevuto. Nessun silenzio dunque dalla amministrazione, ma la consueta disponibilità a un dialogo che, se costruttivo, non dovrebbe certamente passare subito ad attaccare sulla stampa il lavoro del comitato ufficiale, che è l’organo incaricato dalla amministrazione, e che subisce in questa sede una polemica tramite un mezzo che si addice più alle querelle politiche che alle comunicazioni costruttive.
Mi preme sottolineare che non risultano infatti pervenute in questi giorni richieste formali di spiegazioni sul rating, mentre è doveroso chiarire che l’assessorato aveva già scritto da giorni a Food insider per avere chiarimenti.
Resta evidente da parte dell’assessorato la volontà come fatto finora a collaborare fattivamente al miglioramento costante del servizio e a evitare sterili polemiche che recano solo danno a chi davvero sta perseguendo, con il proprio sforzo e il proprio impegno, una collaborazione costruttiva e concreta a vantaggio dei bambini e delle loro esigenze.

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