RAPINATORE A CIVITAVECCHIA FACEVA IL “TURISTA” A CIVITANOVA. ARRESTATO DAI CARABINIERI

manette_web-400x300Aveva rapinato una gioielleria a Civitavecchia (Roma) lo scorso 13 maggio ed era riuscito a fuggire lasciando disperdere le proprie tracce. Ma i carabinieri di Civitavecchia, durante le loro laboriose indagini, erano riusciti ad identificarlo. Si trattava di V.L. 35enne di Cerignola, totalmente irreperibile. Il Tribunale di Civitavecchia, sulla scorta delle investigazioni dell’Arma coordinata dalla Procura, aveva emesso un’ordinanza di custodia cautelare in carcere ma quell’uomo, ormai, agli ultimi domicili conosciuti di Civitavecchia e Foggia, non ci aveva messo più piede.

Gli accertamenti e le ricerche dell’Arma della cittadina del tirreno hanno dunque coinvolto i colleghi della Compagnia di Civitanova Marche dove, si sospettava, il giovanotto flirtasse con una ragazza delle Marche. Gli uomini del Nucleo Operativo della Compagnia di Via Carnia hanno fornito la massima collaborazione e sono venuti i primi riscontri che facevano individuare i luoghi che lo stesso stava frequentando. Si fermava spesso in un bar di Civitanova dove c’era anche quella donna e dove passava del tempo ai video poker. Stava ore ed ore a giocare con le macchinette e i carabinieri civitanovesi avevano acquisito informazioni di quello strano tipo che giocava sempre all’ora di pranzo; i carabinieri avevano saputo che ogni tanto e si muoveva con un fare circospetto. Informazioni e descrizioni del soggetto che, dalle orecchie dei carabinieri del Nucleo operativo di Civitanova, si riversavano subito ai colleghi della Stazione di Civitavecchia che lo stavano cercando. Dopo la certezza che potesse essere reperito a Civitanova, sono stati proprio i militari di Civitavecchia ad intervenire assieme ai colleghi civitanovesi, in quel bar, all’ora dell’aperitivo, solitamente frequentato dall’incallito giocatore-rapinatore. Si è visto circondare da Carabinieri che lo aspettavano al varco, simulandosi clienti e spendendo del tempo nel bar. Gli hanno fatto iniziare la partita e, avuta la certezza che fosse proprio lui, lo hanno potuto accerchiare in condizioni di assoluta sicurezza, proprio mentre era preso dal giochino. Ha commentato “così funziona a Civitanova?”, con sottile ironia per essere stato interrotto durante la partita.
Tradotto alla casa circondariale di Ancona.

Non è la prima volta che i Carabinieri di Civitanova Marche e Civitavecchia incrocino fortunosamente le loro indagini. Era accaduto l’anno scorso che gli uomini della Caserma Piermanni cercavano attivamente un tunisino ultrasettantenne, responsabile di terribili reati di violenza sessuale su minori di anni 14, per fatti accaduti a Civitanova Marche, sul cui capo era stata emessa un’ordinanza di custodia cautelare da parte del Tribunale maceratese. Era molto stimato nel suo ambiente e più di qualche connazionale aveva fiducia in lui tanto che i figli dei conterranei lo chiamavano rispettosamente “zio”. Le investigazioni dei carabinieri avevano inevitabilmente scavato molto negli ambienti che l’uomo frequentava a Civitanova e, dopo che la brutta storia era emersa, l’uomo non aveva più ascendenti ed aveva lasciato la città marchigiana. Gli imbarchi di porti ed aeroporti erano stati monitorati e proprio la collaborazione coi colleghi di Civitavecchia, aveva fatto scoprire che era in lista d’imbarco per la tunisia. Venne arrestato nel porto tirrenico dagli stessi militari, di Civitanova e Civitavecchia, che – dopo un anno – hanno fermato assieme il rapinatore della gioielleria.

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