I carabinieri di Civitanova Marche hanno individuato i due presunti autori della rapina messa a segno lo scorso 20 gennaio in una banca di Porto Potenza Picena. Quella mattina due uomini si erano introdotti nell’istituto e, sotto la minaccia dei cutter, si erano fatti consegnare dagli impiegati il denaro che era in cassa. Erano poi fuggiti a piedi, pochi istanti prima dell’arrivo dei militari, riuscendo a far perdere le proprie tracce. Grazie ai filmati del circuito interno era stato tracciato un profilo dettagliato dei due banditi: giovani, sotto i trent’anni, che purtroppo, però, non figuravano negli archivi delle forze di polizia. Le indagini -coordinate dal pm Enrico Riccioni – sono proseguite, e in collaborazione con il raggruppamento investigazioni scientifiche di Roma, gli investigatori sono infine riusciti a risalire ai due. Sono due muratori di Mascalucia, un popoloso centro della provincia di Catania, di 20 e 30 anni, giunti nelle Marche, evidentemente, per commettere rapine. Il trentenne, peraltro padre di tre figli, avrebbe raggiunto Porto Potenza con il complice, proseguendo poi il viaggio verso nord dove sono stati messi a segno analoghi colpi. I due rapinatori ‘pendolari’ sono stati quindi arrestati e si trovano ora in carcere.