PROGETTO DEL PORTO. TUTTA L’OPPOSISIONE CONTRO I METODI DEL SINDACO

“Il porto come simbolo del sistema Ciarapica, quello che per quattro anni ha visto il sindaco privilegiare il rapporto con imprenditori piuttosto che con i cittadini, interessi particolari piuttosto che il bene comune”. Una estrema sintesi che racchiude il giudizio di tutta l’opposizione consiliare in merito al progetto di riqualificazione del porto, datato 2019, ma venuto alla luce soltanto ora e solo grazie ad una mail anonima, inviata alle redazioni dei media da un interlocutore che mostrava di sapere molte cose su quello che stava bollendo in pentola (infatti allegava dei rendering dei progetti che oggi, scoperto, il Sindaco sposa pienamente e parla di 100 milioni senza indicare i finanziatori ne’ il piano finanziario). Si tratta di una ipotesi di riqualificazione presentata dalla Eurobuilding di Umberto Antonelli con l’incarico progettuale affidato all’ingegner Viola di Milano, e proposta al sindaco Ciarapica, che invece di discuterne con la sua maggioranza, con il consiglio comunale, con gli operatori portuali e con i civitanovesi, l’ha tenuta nel cassetto segreto e poi – grazie all’anonimo – ha dovuto ammettere che esisteva e l’ha spacciata alla città con le suggestioni di Dubai, Miami e Barcellona. È stato un boomerang. Non c’è stata categoria, soprattutto tra i portuali, che non abbia criticato il progetto, definito faraonico e irrealizzabile, e il modo in cui è stato gestito. Aspetti su cui si sono soffermati tutti i consiglieri comunali dell’opposizione: Giulio Silenzi, Stefano Mei, Stefano Ghio, Pier Paolo Rossi, Tommaso Corvatta, Marco Poeta. “Quello a cui stiamo assistendo – ha detto Silenzi – è il sistema Ciarapica con opere per decine di milioni di euro annunciate ma discusse solo tra pochi interessati, senza nessuna trasparenza né traccia delle assemblee pubbliche e dei confronti con i civitanovesi promessi in campagna elettorale”. “La discussione va portata in un consiglio comunale aperto” propone Ghio mentre Corvatta stronca la vicenda definendo il progetto “come uno dei soliti rendering annunciati da Ciarapica che li usa solo a scopo elettorale e che non si traducono mai in un vantaggio per la comunità bensì per pochi privati”. Da Mei e Poeta l’accusa all’amministrazione “di non avere una programmazione per lo sviluppo della città. Sono passati quattro anni e non sono stati capaci di progettare nulla”. Anche Rossi pala di “sistema Ciarapica che agisce senza rapportarsi con nessuno, nemmeno con la sua maggioranza, tanto che sul porto è stato smentito perfino dai suoi assessori.”

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