PROFONDO CORDOGLIO AI FUNERALI DI WALTER PIZZICARA

Nei funerali che si sono svolti questa mattina nella chiesa di Cristo Re, gremitissima, sulla bara di Walter Pizzicara, il noto personaggio del mondo dello sport cittadino, morto lunedì mattina all’età di 94 anni, oltre ai fiori una sciarpa rossoblu della Civitanovese, società nella quale è stato giocatore, poi dirigente e allenatore delle formazioni giovanili, e il cappello piumato dei bersaglieri. Pizzicara, difatti ha fatto parte del VI Reggimento dei Bersaglieri e negli anni 1940-41 ha partecipato alla campagna di Russia e di quella esperienza ne andava fiero tanto che è rimasto sempre vicino al corpo dei “fanti piumati” e in tutte le manifestazioni militari indossava quel caratteristico copricapo militare, simbolo di gioventù e coraggio.
Anche il sacerdote celebrante, il parroco di San Pietro-Cristo Re, don Mario Colabianchi, nella sua profonda omelia ispirata al celebre episodio de “I discepoli di Emmaus” (Luca 24:13-53), ha accennato ai tanti episodi di vita dello scomparso e i suoi trascorsi di militare, di sportivo (si è detto contento che essendo lui fermano, Pizzicara abbia giocato anche nella squadra della sua città) e soprattutto di padre di cinque figli, undici nipoti e altrettanti pronipoti, tutti ovviamente presenti al rito funebre assieme alla moglie di Pizzicara, signora Emma, più volte sorretta dai figli.
Tante le parole di cordoglio e di ricordo da parte dei congiunti e di Giorgio Carrer, anche lui giocatore e membro dello staff tecnico della Civitanovese, che ha ricordato Pizzicara come giocatore e allenatore e ha deposto sulla bara il gagliardetto della società rossoblu.

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