Primarie come garanzia di trasparenza per la selezione della classe dirigente. Fino a poche ore fa ne eravamo convinti, poi le mail e i commenti arrivati in redazione (molti dei quali non abbiamo pubblicato perchè poco rispettosi), hanno iniziato da insinuare in noi il tarlo del dubbio. “Sono tutti elettori del centrosinistra?” butta là Tonino, “ho votato per Tizio perchè me lo hanno chiesto ma a maggio voterò per Caio” dice Aldo.
A questo punto una domanda è lecita: ma se a votare alle Primarie ci può andare anche chi poi alla scadenza elettorale ufficiale voterà poi per un altro, che senso ha?
L’Italia è un paese dove tutto è possibile qundi bando allo stupore, ma anche in America succede questo?
D’obbligo un giro veloce su internet e l’arcano è presto svelato. In America le Primarie sono regolate per legge. Ci sono primarie aperte e Primarie chiuse: a quelle chiuse possono partecipare gli iscritti al partito e a quelle aperte, gli iscritti ad uno speciale elenco di elettori. E allora è proprio qui che casca l’asino. Da noi un elettore di centrodestra pagando un euro può votare alle primarie del centrosinistra falsando dunque il risultato. E alla fine a trionfare non è certo la democrazia…