Ai carabinieri di Porto Potenza Picena che stavano perlustrando il territorio ieri pomeriggio erano sorti subito sospetti su quel casolare diroccato di contrada torrenova. Avevano notato un ombra che vi entrava e, conoscendo bene il loro territorio, sapevano che in quel rudere non ci abitava nessuno. La “Punto”dell’Arma si avviava lento nel viottolo in terra battuta che conduce all’entrata e i militari, c’erano il comandante della stazione (maresciallo Artese) ed il suo vice (maresciallo Russo, volevano vederci meglio. Quell’ombra che avevano notato, all’improvviso, si materializzava in due persone, incappucciate, che iniziavano a correre.
Pronto l’inseguimento a piedi dei militari dell’Arma: una fuga che durava diversi minuti, nei vigneti e nei granturchi, sempre braccati dai militari. Quando sembrava che si potessero acciuffare, questi si liberavano di un borsello che gettavano fra le viti. Il temporeggiare per recuperare quella borsa consentiva ai fuggitivi di conquistare qualche metro e potersi disperdere.
Immediato l’intervento dei colleghi della compagnia di civitanova che col radiomobile e col nucleo operativo, fino al calare del sole, attuavano una battuta per approfondire le ricerche.
Ma il risultati operativi giungevano dal pronto rinvenimento che avevano effettuato i due sottufficiali di Porto Potenza di quel borsello: all’interno due grossi panetti di eroina, piuttosto pura, del peso complessivo di circa 2 etti e mezzo. Uno stupefacente che, riprodotto in dosi, poteva fruttare ai due almeno 25.000 euro di guadagni illeciti. L’eroina è stata sequestrata, a carico di ignoti, dai carabinieri portopotentini. L’attuale sequestro di droga, consolida l’impegno che i militari della compagnia di civitanova profondono per reprimere il fenomeno dello spaccio di stupefacenti. Dall’inizio dell’anno, lungo la costa, sono stati sequestrati circa 3 Kg e mezzo di droghe di vario genere, in numerose e distinte operazioni.
