“E’ intollerabile che vi sia chi continua strumentalmente a rovinare l’immagine della città che si sta costruendo un ruolo turistico, enfatizzando situazioni che non sono proprie di Civitanova ma di tutte le città e direi del mondo occidentale”. Sicuramente belle parole quelle dell’assessore Sergio Marzetti che si erge a paladino della reputazione cittadina in termini di qualità ambientale. Il problema però è che a rovinare i sonni o i sogni dell’amministratore, ci sono i numeri impietosi che segnalano che a Civitanova nel 2010 ci sono stati 55 sforamenti per inquinamento da polveri sottili. A rendere noti questi dati non sono “fantomatiche associazioni” come dice Marzetti, ma è l’Arpam (agenzia regionale per la protezione ambientale delle Marche). Insomma un Ente istituzionale, dove lavorano professionisti, il cui compito non è certamente quello di “politicizzare” i dati, ma è quello di informare sperando che amministrazioni sensibili provvedano a fare qualcosa per ovviare a questa emergenza. Ricordiamo infatti la pericolosità delle Pm10 è dovuta al fatto che queste polveri sottili possono essere inalate e raggiungere il polmone profondo, interferendo con l’attività respiratoria dei bronchioli e degli alveoli polmonari. Spesso contengono numerosi microinquinamenti molto nocivi per l’uomo, come metalli pesanti in traccia ed idrocarburi policiclici aromatici, che possono causare infiammazioni, fibrosi o neoplasie
