Oscillava fra i 3 mila e i 10 mila euro il ‘pizzo’ chiesto da un presunto boss camorrista a una ventina di titolari di negozi e chalet della costa Fermana, prima di essere arrestato dai carabinieri, grazie alla denuncia di due dei commercianti ‘taglieggiati’. Il racket è stato stroncato quasi sul nascere, anche se restano da individuare i complici dell’arrestato. L’inchiesta, spiegano i carabinieri, è “nella fase iniziale”, e non sono esclusi nuovi sviluppi sul territorio. E’ nata coltivando un’altra indagine. Stando a quanto si è appreso, l’omo non aveva ancora avuto il tempo di tradurre in pratica le minacce rivolte ai commercianti non disposti a pagare, facendo esplicito riferimento al ‘clan dei Casalesi’ per renderle credibili.