La Corte di appello di Perugia ha esaminato la sentenza di condanna emessa dalla Cassazione nel febbraio 2011 contro Bruno Carletti, accusato del tentato omicidio della moglie, Francesca Baleani, ma limitatamente alla misura di sicurezza contro la quale avevano fatto ricorso i suoi legali. La Corte di appello di Ancona aveva previsto che, dopo aver scontato la pena a nove anni e quattro mesi di reclusione, Carletti fosse sottoposto alla restrizione per un anno presso un ospedale psichiatrico. La Cassazione, confermata la condanna detentiva, per le misure accessorie aveva rinviato la decisione alla Corte di appello di Perugia. Quest’ultima ha tramutato la pena accessoria della restrizione in un anno di libertà vigilata. Carletti, già direttore del teatro Lauro Rossi di Macerata, il 4 luglio del 2006 aveva tentato di strangolare la moglie, dalla quale era separato, con un cavo telefonico e quindi l’aveva chiusa in un sacco per indumenti da teatro e l’aveva gettata in un cassonetto dei rifiuti alla periferia di Macerata. La donna poi era stata salvata da un giovane di passaggio che aveva sentito i suoi lamenti. Attualmente Carletti sta scontando la pena nel carcere di Fermo.