Alla voce professione sul suo passaporto c’era scritto “poeta”. Un’apparente bizzarria alla quale sembra tenesse molto. Lo hanno definito una mina vagante, un anarchico, una capocomico senza compagnia: Piero Ciampi livornese, scomparso a soli 46 anni, è
considerato uno dei cantautori più singolari che la scena musicale italiana ha regalato tra gli anni ’60 e i ’70, forse oggi anche tra i più
dimenticati.
A lui è dedicata la serata di sabato 26 aprile alla Gioconda “Una vita a precipizio” con Peppe Barbera e Serena Abrami.
Le parole, il vino, la rivolta, recita il sottotitolo, sintesi essenziale di un artista maledetto per l’uso eccessivo di alcool e una vita spesso border line.
Aneddoti, poesie note e canto racconteranno una esistenza breve ma densa tra fallimenti e sconfitte sia professionali che privati.
Un artista troppo avanti per gli anni in cui è vissuto e dopo la morte, avvenuta nel 1980, in tanti lo hanno omaggiato a partire dal suo grande amico Gino Paoli che gli dedica un intero album e poi negli anni Nada, i Baustelle, Vinicio Capossela e tanti altri.
Nell’invito in rete che gli organizzatori lanciano si precisa che non vale per chi ha paura della poesia e dei poeti, malgrado la proposta si inserisca in piena armonia con la programmazione che sino ad ora il locale ha presentato, curata dallo stesso Barbera: presentazioni di libri, incontri sulla psicologia, teatro, poesia. Un percorso atipico,
curioso e molto gradito che sta segnalando il locale di via della Nave come spazio culturale alternativo.
Appuntamento con l’omaggio civitanovese a Piero Ciampi sabato 26 aprile alle ore 22.00.