PARENTOPOLI, NON C’E’ NIENTE DA OSCURARE

atacHa al primo round, Ivo Costamagna con la sua richiesta di trasparenza in tutte le assunzioni nelle aziende partecipate del Comune civitanovese. Sostenuto dai vertici del Partito Socialista Italiano, Costamagna aveva spinto per una commissione consiliare d’inchiesta che facesse luce sui metodi di assunzioni. C’era stata perfino una raccolta di firme che aveva avuto un certo successo in città. Ben 800 i firmatari. E’ stato a questo punto che un dipendente dell’Atac, la società per azioni concessionaria del trasporto pubblico, servizi idrici, distribuzione gas-metano, pubblica illuminazione di Civitanova Marche, già membro del Consiglio di Amministrazione di nomina politica, Gianluca Squadroni, aveva chiesto l’oscuramento dei manifesti della pagina internet del Psi e di tutti quei volantini nei quali il suo nome campeggiava sotto la parola parentopoli. Elementi che erano già stati rimossi. A Costamagna si chiedeva il pagamento delle spese processuali ed invece il giudice ha bocciato il ricorso. Richiesta illegittima ha sentenziato, in base al diritto di libera manifestazione del pensiero e di critica politica. Non c’era niente da censurare dunque, anzi, il dipendente dell’Atac in questione avrebbe potuto, di diritto, replicare, cosa che non è stata fatta. Il materiale non andava sequestrato e dunque la persona che ha denunciato Ivo Costamagna ora dovrà pagare per le spese del procedimento. Non parliamo propriamente di spiccioli … Gianluca Squadroni è stato condannato al pagamento delle spese. Quasi 5.000 euro. Di queste, oltre che ai legali, 1.329 euro andranno in favore della federazione provinciale del Psi e 1.269 euro saranno per la federazione regionale del partito. Soddisfatti i difensori dell’irriducibile socialista, Federico Valori e Roberto Belardinelli. La volontà del segretario provinciale del Partito Socialista Italiano e l’augurio dei suoi legali è che il dibattito torni sul piano politico. Nella conferenza stampa di ieri Ivo Costamagna, commentando la sentenza, ha detto: “è una tappa storica, un invito agli amministratori locali a riflettere sui giudici e la politica”

Da Ivo Costamagna riceviamo e pubblichiamo:

Non si può ricorrere alla Magistratura e poi tentare maldestramente di rovesciare la Sentenza  emessa dal Giudice. E’ ciò che ha fatto Gianluca Squadroni con le sue “incredibili” affermazioni agli organi di informazione. Incredibili perchè non vere anzi, per essere esatti, spudoratamente false ! Basta leggere il testo della Sentenza perchè chiunque si possa rendere conto di come stanno realmente le cose. Dopo averlo consegnato ai giornalisti durante la Conferenza Stampa, tale testo verrà pubblicato sul sito del PSI (www.partitosocialista-mc.org) dove tutti protranno prenderne visione.  Io mi limito a rettificare solo le falsità più macroscopische contenute nelle affermazioni di Squadroni e ad una valutazione.

1) E’ PROPRIO NEL “MERITO” CHE IL GIUDICE DA TORTO A SQUADRONI E LO *CONDANNA* (PAG. 8 DELLA SENTENZA, PUNTI 2 e 3);

2) La materia del contendere è cessata (pag. 8, punto 1) non perchè, come vuol far credere Squadroni, noi abbiamo accettato di “togliere di mezzo materiale sul sito e manifesti con il nome” ma semplicemente perchè il periodo di affissione dei manifesti (10 giorni – dall’8 al 18 Marzo -) era già scaduto persino prima del suo ricorso (19 Marzo)
ed il sito internet del PSI era già stato già da tempo aggiornato con altri post alcuni, comunque, riguardanti questo stesso argomento come chiunque può verificare. L’accordo di cui parla Squadroni riguarda una… FOTO sul sito !!
(Secondo e Terzo Capoverso di Pag.2 della Sentenza);

3) Nessun impegno, dopo  la manifestazione di ieri, è stato assunto per il *futuro* a non “far più comparire il nome di SQUADRONI” in riferimento a questa vicenda. Ciò, infatti, avverrà a partire dalla pubblicazione che faremo della Sentenza stessa.  Squadroni non solo tenta di rovesciare la verità ma … “omette di depositare (persino al Giudice) il relativo bando di selezione privata” sulla cui base è stato assunto all’Atac (Pag.7, riga 10 e 11 della Sentenza). …Ed era questo, in fondo, che gli chiedavamo dall’inizio di questa vicenda per permettere all’opinione pubblica,
agli elettori, di valutare non la legittimità ma L’OPPORTUNITA’ !

Quanto poi al fatto che Squadroni si dichiari “molto soddisfatto” di… ESSERE STATO CONDANNATO E DI DOVER PAGARE… che volete… “de gustibus non disputandum”.

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