PALAZZO DI 15 METRI SUL LUNGOMARE SUD, MAGGIORANZA SPACCATA

L’area Santini sul lungomare sud passa da non edificabile ad area residenziale. Posta tra via Mazzini e via Del Grappa vedrà la costruzione di un enorme edificio di 3700 mq, alto circa metri, che potrà accogliere 40/45 appartamenti.
È la sostanza della variante approvata sul filo di lana dal consiglio comunale, che si è riunito venerdì scorso, con soli 10 voti a favore e 9 contrari. Con l’opposizione hanno votato anche i consiglieri di maggioranza Pino Beruschi, Costantino Cavallo, Piero Croia, Maria Cristina Ruffini, a evidenziare una netta spaccatura tra le fila dei sostenitori della giunta Ciarapica.
La variante è stata proposta dal vice sindaco e assessore all’urbanistica Fausto Troiani mentre l’area è di proprietà di Pierpaolo Lattanzi e Gian Luigi Boschi, quest’ultimo avvocato difensore dello stesso Troiani nei processi che lo vedono imputato per diffamazione nei confronti dell’ex ministro Kienge e di Papa Francesco. “Girano illazioni e allusioni – precisa l’assessore all’urbanistica nel presentare le motivazioni della variante, quasi a voler fugare associazioni mentali inevitabili – e avverto che risponderò con la carta bollata”. Sostiene che la variante potrà rispondere anche alle esigenze dei terremotati affermando frasi che però suonano decisamente stucchevoli: “Adesso, per la sfortuna di quei poveretti e la fortuna della nostra città, c’è tanta richiesta di residenziale”. Una dichiarazione che rievoca le vergognose risate al telefono dopo il terremoto de L’Aquila.
L’opposizione contesta duramente questa approvazione a partire dall’ex sindaco Corvatta che la definisce “la variante dello scandalo” e aggiunge “Questa amministrazione opera convinta a vantaggio del privato, come è successo per Villa Eugenia, i parcheggi sul Varco, ed ora i cantieri “Santini”.
Mentre il consigliere Pier Paolo Rossi si chiede: “Perché l’Amministrazione non ha pensato di acquisire l’area, dato che come zona F è assoggettabile ad esproprio, per restituirla alla città, come verde attrezzato, come area giochi o come parcheggio a servizio degli stabilimenti balneari e dei ristoranti? Ho posto questa domanda in consiglio ma né assessore né sindaco hanno risposto”.
La variante dovrà tornare in consiglio per le osservazioni e si annuncia una dura battaglia.

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