OSPEDALE. BAMBINO IN COMA, PAPÀ DENUNCIA

Si è presentato al pronto soccorso dell’ospedale di Civitanova lunedì pomeriggio, con il figlio di nove anni reduce da una recente operazione alle adenoidi e con una emorragia in corso, e per l’attuale prassi legata al contenimento del Covid può solo fare un triage al citofono: malgrado il bambino sia sanguinante l’accesso viene negato. Lo invitano a recarsi direttamente al reparto competente, l’otorinolaringoiatra.

Il bambino viene subito preso in cura in reparto anche se i medici chiedono ai genitori l’accettazione del pronto soccorso. L’uomo torna al pronto soccorso e decide di chiamare i carabinieri.

Nel frattempo il bambino si è aggravato e in coma farmacologico, intubato, viene trasferito al Salesi di Ancona, ospedale specializzato per i minori.

“Adesso voglio chiarezza – ha dichiarato il padre – e voglio sapere perché ci è stato negato l’ingresso al pronto soccorso. Costringerci a camminare come e quanto ha influito sulle condizioni di mio figlio? Appena starà meglio, presenterò denuncia in sede penale e civile per avere giustizia”.

Dell’episodio è stato informato il direttore dell’Area vasta 3 Alessandro Maccioni che ha aperto un’indagine interna per chiarirne i contorni. “Quello che è accaduto – dichiara Maccioni – è evidentemente un qualcosa di anomalo. Naturalmente sarà fatta chiarezza per stabilire se c’è stato un errore umano, una leggerezza, la non applicazione di disposizioni che sono molto chiare. In ogni caso, garantisco a questi genitori che avranno tutte le risposte di cui hanno bisogno”.

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